I senatori di Forza Italia Bruno Alicata, Emilio Floris e Maurizio Gasparri hanno presentato un’interrogazione urgente ai ministri dell’Istruzione Valeria Fedeli e della Difesa Roberta Pinotti in merito ad un evento, intitolato “Sardigna terra de bombas e cannones” (Sardegna terra di bombe e cannoni) che si è svolto nei giorni scorsi nel Liceo Scientifico di Olbia “Lorenzo Massa” per censurare la presenza di basi e poligoni militari in Sardegna.
Un incontro che, moderato da Cristiano Sabino, esponente dell’indipendentismo sardo, è inserito in un progetto della scuola che prevede altri tre appuntamenti. I parlamentari chiedono innanzitutto “se non ritengano inconcepibile che all’interno di istituti statali vengano diffusi messaggi contro le istituzioni, con tesi sostenute da comitati spontanei, separatisti o antimilitaristi, peraltro senza alcun contraddittorio”. Inoltre, i senatori azzurri domandano alle responsabili dei dicasteri dell’Istruzione e della Difesa “se non ritengano opportuna la sospensione degli altri appuntamenti previsti e quali provvedimenti di propria competenza intendano adottare nei confronti degli organizzatori o di coloro che, comunque, hanno permesso questo tipo di manifestazione all’interno dell’istituto”.
In merito all’interrogazione è intervenuto lo stesso Sabino, con un lungo post su Facebook. “All’evento ha partecipate anche l’on. Giampiero Scanu, membro della commissione sull’Uranio Impoverito e il dibattito era finalizzato alla promozione del confronto democratico all’interno della scuola. Non si è trattato – scrive – di un dibattito contro i militari né antimilitarista, ma di semplice informazione su fatti oggettivi notissimi agli onori della cronaca e su cui verte anche un processo della Procura. Ho sempre distinto la mia attività politica dalla mia professione e non ho mai fatto né propaganda né politica attiva a scuola. Mi sono però sempre occupato di insegnare ai ragazzi che la loro terra ha una cultura e una storia ben specifiche e che ci sono delle grandi contraddizioni che loro hanno il dovere di conoscere per formarsi una propria idea da futuri cittadini. La domanda è questa: nella scuola si può parlare di ciò che è la Sardegna e di ciò che vi accade? Per il resto mi assumo interamente tutte le responsabilità di questa iniziativa e delle mie azioni che rivendico con grande orgoglio e sono pronto a pagarne il fio”.