Sabato 8 ottobre a Oristano ultima chance per ricompattare l’Anci Sardegna dopo il caos sulle elezioni che ha portato all’annullamento del voto del 23 settembre, come deciso dall’ufficio di presidenza dell’assembla congressuale. I sidnaci sono di nuovo convocati per lunedì 10 ottobre, sempre ad Abbasanta. Ma nel frattempo si muovono le diplomazie per trovare quella “soluzione politica” che, tradotta dal politiche, significa evitare il ritorno alle urne. Ma la possibilità sembra remota.
Nell’incontro di sabato l’obiettivo è tentare di mettere d’accordo le due fazioni: da una parte l’alleanza trasversale che mette insieme Pd (aree Cabras e Fadda), Udc, Forza Italia, Riformatori, Partito dei sardi e Udc, tutti a sostegno di Giuseppe Ciccolini, primo cittadino a Bitti; dall’altra gli indipendenti che si sono schierati al fianco di Emiliano Deiana, fascia tricolore a Bortigiadas.
Il vertice di sabato sarà presieduto da Mario Bruno, il sindaco di Alghero, a capo del collegio che ha deciso l’annullamento del voto. Parteciperanno il presidente uscente dell’Anci, Pier Sandro Scano, e il delegato nazionale Fabrizio Clementi che incontreranno Ciccolini e Deiana. Se ci sarà la fumata nera, lunedì ad Abbasanta si apriranno di nuovo le urne, quelle dal quale è uscita una scheda in più che ha invalidato il voto. L’altro motivo di annullamento è da trovarsi nel fatto che Ciccolini, seppure abbia preso più preferenze di Deiana, non ha raggiunto il quorum fissato in 153 voti (leggi qui).