Amministrative: dopo lo choc della “Cupola” si torna alla politica

Chiuse le liste questa mattina, a fine mese, il 31 maggio si vota per le amministrative anche in Sardegna. Ancora vivo lo choc piombato su più di dieci paesi sardi con l’inchiesta sugli appalti pilotati, ormai noto come sindacopoli, è già tempo di pensare alla politica. Nonostante i 60 indagati, i cinque sindaci arrestati e una sorta di ‘cupola’ costituita da amministratori, dipendenti pubblici e professionisti dediti a una presunta associazione a delinquere. Tra i 169 Comuni al voto ci sono infatti anche alcuni travolti dall’inchiesta della Procura di Oristano, soprattutto del Nuorese: Tonara, Aritzo, Belvì, Ortueri, Ollolai. E anche Sorgono, coinvolto in quanto sede del “Gal Barbagia, Madrolisai, Gennargentu e Supramonte”, considerata la stazione appaltante. Tra incredulità e sconcerto delle comunità, spesso minuscole, in cui tutti si conoscono.

Leggi anche: Sindacopoli sarda, 60 indagati

Quartu, Nuoro, Porto Torres e Sestu sono i quattro Comuni più grandi che torneranno alle urne, con possibilità di ballottaggio il 14 giugno (perché sopra i 15mila abitanti), se nessun candidato sindaco dovesse raccogliere il 50 per cento più uno dei voti.

Bidonì con 147 residenti e Sennariolo con 183, entrambi in provincia di Oristano, sono invece i due comuni più piccoli chiamati al voto.

Ecco quindi le formazioni in lizza, divise per Comune, secondo le prime informazioni.

Quartu Sant’Elena: assenza del Partito dei sardi, novità Noi con Salvini che appoggi il bis di Contini. Otto candidati sindaco in corsa per le prossime comunali nella terza città dell’Isola per numero di abitanti abitanti. Con ventotto liste a sostegno degli aspiranti primi cittadini, di cui due donne. Sono i numeri, ancora ufficiosi, della griglia di partenza. Le porte del Municipio sono state chiuse a presentatori e delegati alle 12 in punto. La coalizione con più liste è quella del centrosinistra guidata da Stefano Delunas. Dentro ci sono Pd, Quartu riparte, Verdi, Rossomori-Sardegna Pulita, Sardegna Vera, Più Quartu e Sinistra Sarda. Assente, invece, il Partito dei sardi: non si sono realizzate le condizioni politiche per un accordo con il leader della coalizione di centrosinistra Stefano Delunas. Lo spiega in una nota il segretario nazionale Franciscu Sedda. il Pds scenderà comunque in campo a Nuoro, Porto Torres e in altri comuni.

A Quartu il sindaco uscente Mauro Contini ci riprova, invece, con una squadra composta da sei liste: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Podeus, Noi con Salvini, Destra sociale e Psd’Az. “Siamo la coalizione che si presenta più compatta: siamo riusciti a mantenere con noi il mondo identitario, che rappresenta la storia dell’autonomismo sardo, assieme a novità importanti quali Noi con Salvini”. E’ fiducioso Mauro Contini, attuale sindaco di Quartu, a poche ore dalla presentazione formale delle liste. “La nostra – prosegue – è una coesione costruita sulla condivisione di idee e programmi concreti, a differenza di altre liste improvvisate e messe insieme a poche settimane dalle elezioni per scopi senza progetti. Il mio invito agli elettori è di dare il proprio appoggio a chi in questi anni ha saputo mettere in cantiere opere importanti per la città e che ora intendere raccogliere i frutti di quanto seminato, e di non disperdere il voto su liste e personaggi che rappresentano un ritorno al passato più cupo, oppure – conclude Contini – sono improvvisazioni scaturite dalla sola ambizione personal

Fronte autonomista-indipendentista diviso all’ultimo momento. Con Gabriele Marini, insieme a Riformatori sardi e Periferie al centro ora c’è anche Fortza Paris Soberania. Altra coalizione con molte liste, sei, è il Polo civico capitanato da Tonio Pani. In campo anche l’ex sindaco Davide Galantuomo con tre liste. Poi ci sono Movimento Cinque stelle con candidato sindaco Guido Sbandi. E ancora: Elsa Olla con Quartu al centro e Monica Mascia con Quartu in comune, impari.

Sestu, poker di donne.  Ma si è aggiunto rispetto al quadro di ieri anche Antonio Mura, alla guida di una lista civica. Ai nastri di partenza, dunque, ci sono cinque aspiranti primo cittadino, sostenuti da undici liste. Con la coalizione di centrosinistra guidata da Anna Crisponi ci sono cinque liste: Sinistra Sardegna Sestu, Polo civico per Sestu, Sestu domani, Pd, Sel. Poi altre tre liste invece per il centrodestra con la candidata Paola Secci: sono Riformatori, Forza Italia e Crescere insieme per Sestu. Ufficializzata anche la presenza del Movimento cinque Stelle: il candidato primo cittadino è Maria Fabiola Cardia. In corsa anche la civica “Ricostruiamo liberamente” che sostiene Cristina Perra.

Nuoro. Oltre 450 candidati, per 22 liste, che appoggiano i sei nomi in corsa alla carica di primo cittadino: sono questi i numeri delle elezioni amministrative del Comune di Nuoro, poco dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle liste. I numeri definitivi tuttavia verranno resi noti nelle prossime ore. I sei candidati alla carica di primo cittadino sono: Alessandro Bianchi, sindaco uscente, appoggiato dalla coalizione di centro sinistra (Pd, Sel, Rossomori, Psi, Cd e Partito dei sardi) e da una lista civica; Basilio Brodu, alla guida di quattro liste civiche con forti radici nel centrodestra, più la lista dei Riformatori e Azione Popolare; Andrea Soddu, appoggiato da quattro liste civiche più La Base e il Pasd’Az; Pierluigi Saiu, sostenuto da due civiche; Tore Lai del Movimento 5 Stelle; infine Stefano Mannironi, a capo della lista civica Idea Comune. Nelle liste a fianco alla coalizione di centrosinistra che sostiene Bianchi, ci sono nove consiglieri uscenti: Leonardo Moro, Mario Angioi, Gian Piero Barbagli, Riccardo Casula, Franca Rosa Contu, Fabrizio Satta e Tore Sulas, Alessandro Ticca e Mario Patteri, e l’assessore uscente alle attività produttive Francesco Guccini candidato nelle liste di Sel.

Porto Torres. I candidati sindaco a Porto Torres sono ufficialmente sei. A sostenerli 284 aspiranti consiglieri, suddivisi in 15 liste. La coalizione numericamente più ampia è quella che sta con Luciano Mura, sindaco dal 2005 al 2010, quando è stato sconfitto al ballottaggio da Beniamino Scarpa. Con lui ci sono Pd, La Sinistra, Centro democratico, Partito dei Sardi e la civica “Proposizione”. È consistente anche l’esercito di Costantino Ligas, assessore con delega a Cultura e Spettacolo nelle amministrazioni Mura e Scarpa. Dalla sua ci sono Psd’Az, il cartello politico “Sardegna Vera” e le liste civiche “Porto Torres è viva” e “Porto Torres per noi”. Il polo centrista che fa capo all’ex consigliere regionale Massimo Mulas punta su tre liste civiche: “Autonomia popolare”, “Ci siamo” e “Parità per Porto Torres”. Scende in campo anche un altro ex sindaco. Si tratta di Gilda Usai, che ha amministrato Porto Torres dal 2000 al 2005. La sostiene una sola lista, la civica “Gilda sindaco”. Corsa solitaria anche per il Movimento 5 Stelle con il candidato sindaco Sean Wheeler e per Nicola Franca e la lista “Casa Comune”, in cui confluiscono diverse anime dell’indipendentismo e dell’autonomismo turritano.

Sanluri. Al voto anche uno dei due capoluoghi della soppressa Provincia del Medio Campidano. Sanluri rinnoverà la sua amministrazione, guidata nella consiliatura ormai agli sgoccioli da uno schieramento di centrosinistra. Tre le liste in competizione: Progetto Sanluri, della maggioranza uscente, che propone sindaco Alberto Urpi, vicesindaco della precedente giunta guidata dal consigliere regionale Alessandro Collu (Pd); la seconda una civica trasversale (Insieme per Sanluri) ma con più riferimenti all’area moderata, capeggiata da Giuseppe Tatti; infine la novità assoluta del Movimento Cinque Stelle (con simbolo ufficiale concesso da Beppe Grillo), che si presenta con candidato sindaco Luigi Pilloni.

Guspini. Va alle urne anche il secondo Comune per popolazione del Medio Campidano (oltre 12 mila abitanti). Pure qui le liste in competizione sono tre: “Centrosinistra per Guspini” che candida alla guida dell’amministrazione comunale Giuseppe De Fanti, ex assessore provinciale, poi la lista “Impari” con candidata sindaco Federica Caria, la lista “Guspini”, guidata da Alessandro Pinna, vicino al M5S. Nel logo della lista figura il simbolo del movimento anche se non ufficialmente perché Grillo non ne ha concesso l’uso.

Oristanese. Dopo due anni di commissariamento Tadasuni, paesino di 172 abitanti sulle sponde del lago Omodeo, torna alle urne per eleggere il sindaco e dieci consiglieri comunali. L’unico candidato a sindaco, Mauro Porcu, avrà come avversario solo il quorum. Se si presenterà al voto almeno la metà più uno degli aventi diritto al voto, avrà il compito di governare il paese per i prossimi quattro anni. Elezioni con una sola lista in provincia di Oristano anche in altri due centri sotto i 200 abitanti. Sono Bidonì, che in passato ha saltato alcuni appuntamenti elettorali per mancanza di candidati, e Sennariolo. A Bidonì, 154 abitanti con vista sul Lago Omodeo, il candidato sindaco è una donna, Ilaria Serra. Anche per lei, unico avversario il quorum. Stesso discorso a Sennariolo, 183 abitanti ai confini del Montiferru con la Planargia, dove il candidato sindaco è Gianbattista Ledda. In provincia di Oristano si vota anche in centri con più di 4 mila abitanti come Ghilarza e Mogoro, dove però gli aspiranti sindaco non abbondano. Per la prima volta dopo 30 anni, gli elettori di Ghilarza avranno una sola possibilità di scelta. Il candidato unico, Alessandro Defrassu, 45 anni, avrà anche lui come unico avversario il quorum. E a Mogoro, svanita l’annunciata terza lista, la sfida sarà tra il sindaco uscente Sandro Broccia (assessore regionale nella Giunta Soru di qualche anno fa) e l’ex sindaco sardista e attuale assessore provinciale ai Lavori pubblici, Gianni Pia.

Leggi anche: Con 147 abitanti Bidonì è il comune più piccolo che va al voto

 

 

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