Stefano Lubrano, ex sindaco di Alghero dopo le dimissioni contestuali della maggioranza più uno dei consiglieri, tra cui sei che lo sostenevano, organizza una conferenza stampa e punta il dito contro gli ex alleati e sostenitori della prima ora che, “forse per la necessità di essere visibili alle prossime elezioni comunali, regionali o nazionali”, hanno fatto cadere giunta e Consiglio, dopo avere trasformato “questa amministrazione in un carretto oberato da macigni, messi lì sin dall’inizio”.
L’ex primo cittadino algherese ritiene che i sei consiglieri di maggioranza che lo hanno “tradito” siano “politicanti che hanno bloccato il processo di cambiamento” nella città. “Sono stati incapaci di fare una proposta per Alghero e – ha aggiunto Lubrano – oggi la città si sta ribellando contro di loro. Ricevo, infatti, molte attestazioni di solidarietà dai cittadini”.
Per Lubrano anche la sinistra organizzata (Sel-Pdci e altri movimenti) “non esiste più. Si sono presentati con lo slogan ‘La sinistra al lavoro’ – ha incalzato – ma credo che debbano essere loro a cercarsi un lavoro”.
Lubrano ricorda che “se la città si è salvata dalla crisi generalizzata è stato solo grazie a questa amministrazione che si è dovuta sobbarcare anche gli effetti di scelte nefaste dell’amministrazione precedente. Siamo stati vicini agli ultimi e ci hanno anche criticato per la troppa attenzione sul sociale, inoltre finalmente stavamo dotando il Comune dell’ufficio del Piano urbanistico comunale (Puc), con l’inserimento di giovani attraverso Master & Back. I risultati c’erano e saranno i cittadini a dimostrarlo”.