Mario Bruno e Maria Grazia Salaris: sfida all’ultimo voto. Ad Alghero si va alle urne per decidere chi guiderà per i prossimi cinque anni(sulla carta) il municipio. Bruno, ex consigliere regionale del Pd, parte avvantaggiato, forte del 33,7% ottenuto due settimane fa, al primo turno, quando Salaris, sostenuta dal centrodestra, si è dovuta accontentare del 29,6%.
Bruno – che prima delle elezioni aveva addirittura ricevuto la notifica di espulsione dal Pd (leggi), firmata dal segretario cittadino – ha recuperato il sostegno del partito. D’altra parte il modesto risultato di Enrico Daga, il candidato ufficiale del Pd (14% al primo turno) ha chiarito in modo inequivocabile quali sono i rapporti di forza all’interno del centrosinistra algherese e le simpatie dell’elettorato.
La scelta di Bruno di presentarsi alla guida di una lista civica è stata digerita anche dai vertici nazionali del partito: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti ha detto esplicitamente che il Pd lo sostiene. E altrettanto ha fatto l’europarlamentare Renato Soru. Per Mario Bruno, inoltre, è sceso in campo il governatore Francesco Pigliaru.
Ora, a distanza di due settimane dalla ‘sfida fratricida’, si vedrà cosa faranno gli elettori. Bruno parte in vantaggio, con circa 1.000 voti in più rispetto a Salaris (8.137 contro 7.144). E sommando già solo i voti di Daga, avrebbe sostanzialmente la vittoria in tasca, posto che gli altri competitor erano l’ex sindaco Stefano Lubrano (già sostenuto dal centrosinistra), Graziano Porcu (M5S) e Fiorella Tilloca (Sel). Come dire: non un gran bacino di voti per il centrodestra.
Gli elettori algheresi sono 39.203. Le urne resteranno aperte dalle 7 alle 23 di oggi. Poco dopo la mezzanotte si potrebbe già avere il nome del vincitore.