Alessandra Todde è la nuova presidente della Regione Sardegna

di Andrea Tramonte

“Sono la prima donna presidente della Regione Sardegna”. Quando è l’una di notte Alessandra Todde si presenta alla sede della sua campagna elettorale, scortata – abbracciata – da Piero Comandini del Pd e da Ettore Licheri del M5s, visibilmente commossa. Una breve dichiarazione, il ringraziamento alla squadra, alleati e staff e appuntamento a martedì mattina per la conferenza stampa ufficiale, insieme a Elly Schlein e Giuseppe Conte che sono arrivati in serata a Cagliari. L’ex viceministra ha sconfitto – anche se di pochissimo – il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu. Quando mancano meno di cento sezioni, la candidata del Campo largo è al 45,3 per cento contro il 45,1 dell’esponente di Fratelli d’Italia. Un risultato non previsto, almeno stando ai sondaggi: quelli ufficiali come pure quelli “clandestini” che giravano pochi giorni prima del voto quando non si sarebbero potuti più pubblicare. La sensazione alla vigilia era che il candidato del centrodestra dovesse prevalere, anche se di poco. Alla fine l’ha spuntata Todde, imprenditrice nuorese, ex candidata al Parlamento europeo, ex viceministra, ex vicesegretaria M5s e attualmente deputata. 

Lo spoglio è andato avanti dalle 7 di lunedì mattina e all’una di notte non era ancora concluso: una lentezza nel caricamento dei dati sul sito della Regione che è diventata anche terreno di scontro politico, con lo staff di Todde a puntare il dito contro i ritardi, “non solo un problema tecnico”, ma “un problema di informazione e mancanza di rispetto per gli elettori che aspettano i risultati’. Accuse rigettate dalla Regione, che ha puntato il dito contro i Comuni e la loro lentezza nel caricare i dati. Sia come sia, una lentezza esasperante che ha scatenato ironie in tutta Italia.

Fin dai primi dati diffusi dai candidati, sembrava che Todde dovesse prevalere, tanto che alcune dichiarazioni di esponenti del centrodestra lasciavano intendere una certa rassegnazione rispetto a un risultato che non si aspettavano. Poi la situazione si è fatta più incerta. L’attesa dei dati relativi ai territori dove Todde era nettamente in vantaggio facevano pensare a una forbice più larga. Ma la differenza con Truzzu alla fine è minima. Quello che è certo è che il sindaco di Cagliari prende meno voti delle liste a suo sostegno, circa il 4 per cento, mentre Todde il 3 per cento in più: il voto disgiunto stavolta ha fatto la differenza.

“La destra si può battere. Complimenti e buon lavoro alla presidente Alessandra Todde. Ma anche tanti applausi ad Elly Schlein ed all’intera comunità del Partito Democratico. Adesso unire il centrosinistra e costruire l’alternativa nel Paese. Forza e coraggio”, scrive il presidente del Pd e dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Debora Serracchiani, responsabile giustizia e deputata dem, e Nicola Zingaretti, ex segretario del Pd, si congratulano con Todde e la salutano come “presidente della Sardegna”. “La Sardegna indica che la strada imboccata tra mille difficoltà nel settembre 2019 era quella giusta. Ora va percorsa con convinzione e generosità”, scrive invece il senatore del Pd, Dario Franceschini.

Risultato molto al di sotto delle aspettative per Renato Soru e la sua Coalizione sarda: il candidato è all’8,6 per cento e le liste all’8. Una percentuale distante da quel dieci per cento che è la soglia minima per eleggere consiglieri regionali. Anche l’ex governatore, in quanto terzo classificato, rimarrà fuori dai banchi di via Roma. “Se ha vinto Todde ne approfitto per farle i miei migliori auguri – ha detto il fondatore di Tiscali -. Auguri a tutta la Sardegna perché superi cinque anni di malgoverno disastroso. Rivendico il grande lavoro che abbiamo fatto. Abbiamo richiamato all’impegno politico tante persone che hanno vissuto momenti di entusiasmo e desiderio di partecipazione. Rivendico le buone idee che abbiamo portato avanti, le proposte che abbiamo fatto: un patrimonio per chi vorrà prenderle in considerazione”. Lucia Chessa, segretaria nazionale dei Rossomori e candidata della lista Sardinia R-esiste, ha ottenuto lo 0,6 delle preferenze.

Intanto Fratelli d’Italia annuncia – attraverso il deputato Gianni Lampis – di voler chiedere il riconteggio in Corte d’appello per alcuni Comuni come Luras e Narcao. Silenzio da Paolo Truzzu, FdI aspetta l’ultimo voto per commentare il risultato finale.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share