Alcoa, prosegue la protesta sul silos. Pigliaru incontra De Vincenti

Cinque consiglieri regionali hanno raggiunto nel pomeriggio lo stabilimento Alcoa di Portovesme per manifestare solidarietà ai tre sindacalisti di Fiom, Fim e Uilm che da tre giorni protestano su un silos a 60 metri d’altezza. Si tratta di Pietro Cocco (Pd), Luca Pizzuto (Sel), Edoardo Tocco (Forza Italia), Gianluigi Rubiu (Udc) e Angelo Carta (Psd’Az). I cinque politici sono stati messi in collegamento telefonico, in viva voce, con Roberto Forresu, Rino Barca e Daniela Piras. Prima si sono informati sulle condizioni di salute dei tre segretari metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil, poi hanno assunto l’impegno di portare le istanze dei lavoratori a livello nazionale, così da aumentare il livello della pressione sul Governo chiamato a dare una risposta sulle trattative con Glencore, la multinazionale svizzera interessata all’acquisizione dello smelter.

“La Glencore è ancora al tavolo. E’ questa la notizia che arriva da Roma dopo l’incontro di ieri e che ci è stata confermata anche dalle nostre segreterie nazionali. Ma questa notizia, seppur positiva, è ancora insufficiente per farci recedere dalla nostra protesta”. Lo ha detto all’ANSA il segretario dei metalmeccanici Cgil del Sulcis, Roberto Forresu. “Occorre che il governo mostri che sta cambiando direzione sulla politica industriale – ha aggiunto Forresu subito dopo la visita dei capigruppo del Consiglio regionale -. Abbiamo bisogno di un’impronta di questo tipo altrimenti saremo costretti ad affrontare una situazione che è già disperata, ma che diventerà drammatica. Tra il 20 ottobre e 31 dicembre infatti 300 lavoratori tra ex Alcoa e diretti, che sono stati licenziati e sono sotto i 40 anni, perderanno l’ammortizzatore sociale che per loro è previsto per soli due anni. La soluzione, cioè la ripartenza dello stabilimento – ha concluso il sindacalista – dipende esclusivamente da una volontà politica”.

L’incontro a Roma. “Ieri a Roma ho incontrato il sottosegretario della Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. Il Governo conferma il suo impegno ad operare con determinazione affinché rimangano aperte le prospettive di ripresa del sito Alcoa di Portovesme, a partire dalla proposta all’esame di Glencore. Nei prossimi giorni saremo tutti impegnati a lavorare ancora di più per raggiungere rapidamente questo obiettivo, come ho avuto modo di riferire anche ai consiglieri regionali che mi hanno contattato prima di recarsi a Portovesme a manifestare solidarietà ai lavoratori”. Lo ha detto il presidente Pigliaru, comunicando di essere rimasto in costante contatto con i rappresentanti sindacali di Alcoa che da tre giorni occupano il tetto del silo. “Abbiamo chiesto loro di scendere per proseguire le interlocuzioni con le istituzioni e portare avanti la lotta per la salvaguardia dei posti di lavoro nelle forme ordinarie”, ha detto Francesco Pigliaru. “In questo momento, oltre alla forte unità di intenti che non è mai stata in discussione, è più che mai necessaria una fattiva collaborazione da parte di tutti gli attori in gioco: Governo, Regione, sindacati e investitori. In una fase delicata e cruciale come questa, oltre alla garanzia del massimo impegno da parte delle istituzioni, è essenziale che il lavoro di tutti i soggetti sia messo in campo con la maggiore serenità e concentrazione”.

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