Con 247 voti a favore su 319 votanti, la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente la Legge Europea 2017. La legge contiene una manovra sulla politica energetica del Paese (elettricità – fonti rinnovabili – gas) e regole a favore delle produzioni energivore del Paese. “Il Parlamento ed il Governo hanno mantenuto l’impegno di costruire una cornice di regole del mercato dell’energia che rendano ancora possibile e competitiva l’industria manifatturiera del Paese. Queste regole sono state elaborate a partire dalla crisi del settore alluminio, e sono una valida base per il rilancio dell’Alcoa ed il consolidamento della metallurgia dei non ferrosi”, ha dichiarato il deputato del Pd Francesco Sanna. “Ora ci aspettiamo una rapida adozione dei decreti attuativi da parte del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che ha avuto un ruolo importante nell’appoggio alla iniziativa parlamentare che prima dell’estate ha introdotto il capitolo energia nel disegno di Legge Europea”.
“Un passaggio molto importante per la risoluzione di tante vertenze aperte e che nel nostro territorio hanno come punta quella sul futuro dello stabilimento ex Alcoa”, ha detto invece Emanuele Cani (Pd). “Ancora una volta c’è stato chi, come i deputati grillini, ha votato contro. Una presa di posizione che rappresenta bene la loro volontà e visione in fatto di sviluppo e risoluzione delle vertenze, dimostrando ancora una volta di essere contro le industrie e i lavoratori. Ciò che importa è che sia stato compiuto un ulteriore passo avanti per crescita e sviluppo”.
Di passo avanti parla anche Luca Pizzuto, consigliere regionale di Art1 Sdp. “Il risultato di oggi arriva dopo anni di lotte e di impegni, messi in campo prima di tutto dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali, ma anche dalla Regione e dalle altre forze istituzionali. Il risultato di oggi però continua a non bastarci”, ha detto. “Mi dirò e ci diremo soddisfatti solo quando i cancelli saranno riaperti e tutti riprenderanno il loro lavoro. Quindi continueremo la lotta sino a quando quel risultato non sarà raggiunto”.