Il caso è solo agli inizi. E c’è molto da chiarire. La cornice del fattaccio è l’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, dove a firma di un dirigente medico è stata diffusa una nota che quel professionista non ha potuto firmare perché in ferie.
Sardinia Post ha in mano il documento e lo rendiamo pubblico in questo articolo insieme alla precisazione fatta su Facebook dal dirigente medico chiamato in causa. La missiva è datata 29 agosto. È indirizzata al responsabile del Pronto soccorso, ai primari e per conoscenza al direttore sanitario. In calce la firma Luigi Serreli (noto Gigi). Al quale è attribuito l’ordine di non far salire ai piani delle degenze i pazienti del Pronto soccorso senza che vi sia esplicito via libera dai reparti.
All’Aou di Cagliari è montata la protesta. Per una serie di ragioni che possono innescare una catena di responsabilità, anche penali, rischi che nessuno ovviamente si assumerebbe mai. A cominciare dal fatto che il mancato trasferimento di un paziente in reparto potrebbe determinarne la morte, giusto per fare un esempio. Il più banale ma il più grave.
Ma a parte la stranezza del contenuto, quella lettera sta facendo discutere perché Serreli, in un commento su Facebook, ha spiegato di non averla mai firmata “in quanto – scrive usando la forma impersonale – il dirigente medico è in ferie prepensione già da tempo. Giusto per la precisazione. Un abbraccio a tutti gli operatori sanitari”, ha scritto.
A questo punto all’Aou deve saltare fuori la verità. va data solo una risposta: chi ha firmato e diffuso quella lettera col nome di Serreli in ferie? (al. car.)