Al governo Gentiloni anche la fiducia dell’ex Sel Luciano Uras

Tra i 169 voti incassati a Palazzo Madama dal neopremier Paolo Gentiloni, anche quelli di Ignazio Angioni, Giuseppe Luigi Cucca, Silvio Lai e Luciano Uras.

Paolo Gentiloni può cominciare il suo lavoro a Palazzo Chigi: il nuovo presidente del Consiglio ha incassato la fiducia del Senato, dopo il voto di ieri alla Camera chiuso con 368 favorevoli e 105 contrari. A Palazzo Madama, al termine della seconda chiama per gli assenti conclusa alle 15, il capo del Governo ha raccolto 169 Sì su 269 presenti.

A sostenere il neopremier, a sorpresa, anche Luciano Uras, il senatore di Sel che a Palazzo Madama è uscito dal gruppo e fa parte di quello misto insieme a Dario Stefàno. Tanto che la stampa nazionale considera i due ex Sel.

Il segnale di Uras non è di poco conto: il senatore sardo già in occasione del referendum costituzionale aveva preso le distanza dal suo partito e con Stefàno aveva fondato il comitato del So. Uras, in buona sostanza, pare proseguire con decisione il suo avvicinamento al Pd.

Uras, insieme a Stefàno, ha anche rilasciato una dichiarazione all’Ansa, sulla scelta di sostenere il governo Gentiloni. “Facciamo nostra – hanno detto i due – la preoccupazione del Capo dello Stato. In questa fase, il Parlamento ha il dovere di mettere in sicurezza il Paese e le nostre comunità”. E ancora: “Avremmo potuto tranquillamente lucrare sulle posizioni politiche legittimamente sostenute in questi anni di opposizione o accomodarci tra coloro che gridano vittoria sulle macerie, rispondendo No alla chiamata di responsabilità e condivisione. Invece abbiamo deciso di dare valore al nostro voto, di renderlo disponibile all’avvio della necessaria rivitalizzazione del campo democratico e progressista, interpretato non come uno sterile prolungamento della storia della sinistra italiana, ma come uno spazio partecipato per la costruzione di un futuro più sicuro, di migliori condizioni di vita e di più giustizia sociale”.

Scontato, invece, il voto della pattuglia sarda del Pd, coi senatori Ignazio Angioni, Giuseppe Luigi Cucca e Silvio Lai. Nel Partito Democratico sul via libera al governo Gentiloni non erano previste spaccature né scelte alternative. Nemmeno da parte della minoranza dem, guidata da Miguel Gotor e di cui fa parte Lai.

Niente fiducia, invece, da Emilio Floris, il senatore di Forza Italia che a Palazzo Madama è l’unico esponente isolano del centrodestra. Assenti dall’aula Roberto Cotti e Manuela Serra, i sardi del Movimento Cinque Stelle che non hanno partecipato alla votazione come tutti i parlamentari grillini.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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