Aias, in arrivo gli ispettori del ministero: scontro tra maggioranza e opposizione

Per analizzare il caso Aias arrivano nell’Isola gli ispettori del ministero della Salute. Dovranno verificare il rispetto del contratto di convenzione tra l’associazione che assiste i disabili e la Regione Sardegna e i livelli dei servizi erogati. L’annuncio arriva dal consigliere regionale di LeU, Eugenio Lai, che sottolinea l’impegno messo nel coinvolgere il compagno di partito alla guida del dicastero, Roberto Speranza, criticando l’atteggiamento della Giunta. Ma arriva subito la replica del capogruppo Psd’Az, Franco Mula, che difende l’operato dell’esecutivo di Christina Solinas. “La decisione di attivare l’ispezione – annuncia Eugenio Lai -, arriva dopo le numerose note pervenute dai sindacati confederali, da alcuni deputati e dai consiglieri sardi di Leu”.  L’esponente dell’opposizione non risparmia frecciate all’esecutivo. “A fronte dell’immobilismo della Giunta Solinas non posso che esprimere soddisfazione per la dura presa di posizione da parte del ministro  e auspico che all’esito finale di tale ispezione ci sia una altrettanta consapevolezza per assumere le decisioni successive. Chi ha rispetto per i lavoratori, gli utenti e le rispettive famiglie non può accettare l’attuale situazione”.

I dipendenti dell’Aias aspettano il pagamento di 12 mensilità e in queste settimane hanno moltiplicato le azioni di protesta per ottenere ciò che spetta loro. Nel frattempo, restano tesissimi i rapporti tra la Regione e l’associazione sul nodo debiti-crediti, un aspetto della vicenda che ha imboccato anche la via giudiziaria con il ricorso al concordato preventivo che ha bloccato sul nascere l’iter che avrebbe portato al fallimento dell’Aias. Le parole di Lai provocano la reazione della maggioranza. “Se c’è una Giunta che può avere e vantare una coscienza tranquilla sulla vicenda è quella attuale, dato che ha ereditato il disastro dal governo regionale precedente”, contrattacca Franco Mula, capoguppo sardista in Consiglio regionale. “Altri hanno la memoria corta: Lai ricorda solo ciò che è avvenuto negli ultimi mesi. Non ricorda, invece, i cinque anni precedenti, nei quali la Giunta regionale da lui sostenuta nulla ha fatto per dare risposta ai malati e ai lavoratori dell’Aias”, replica. “E non ricorda nemmeno di aver votato, e pubblicamente sostenuto, una norma inserita nella Finanziaria 2017 che impedisce all’Ats di pagare Aias perché inadempiente nell’erogazione degli stipendi – aggiunge Franco Mula -. Come non ricorda le perplessità sollevate da più parti sull’opportunità di creare il carrozzone Domos, caldeggiato dai suoi sodali, ottimo strumento per la creazione di nuove poltrone a danno degli utenti”. Quindi, conclude il capogruppo Psd’Az, “ben vengano gli ispettori del ministero. C’è solo da augurarsi che indaghino con coraggio: credo che gli spunti interessanti non mancheranno”.

Non esulta per l’arrivo degli ispettori ministeriali l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu. “L’invio degli ispettori da parte del ministro Speranza è incomprensibile e ci preoccupa perché, arrivati a un passo dal dare delle risposte ai tanti lavoratori e pazienti che attendono da tempo, ora rischiamo veramente di buttare alle ortiche il lavoro svolto in tutti questi mesi e che ha portato al voto unanime in Consiglio regionale di una risoluzione, dando così mandato alla Giunta per una soluzione definitiva al problema. Un risultato storico, ma ora rischiamo di subire una battuta d’arresto”. Così commenta la decisione del ministero di inviare i propri incaricati per occuparsi della vertenza Aias. “Abbiamo preso in mano una vertenza che dura da tanto tempo – ricostruisce l’esponente della Giunta Solinas – e in poco più di sei mesi siamo riusciti a fare quella chiarezza a cui nessuno si era mai minimamente avvicinato prima, nemmeno il precedente governo regionale. Quella stessa parte politica, a cui tra l’altro appartiene il ministro Speranza, che dopo essersi congratulata con l’attuale amministrazione per il lavoro svolto dal tavolo tecnico, oggi plaude l’arrivo degli ispettori. C’è da chiedersi come mai nei cinque anni precedenti non abbiano mai chiesto l’intervento del Governo, quando sarebbe stato più opportuno”.

“La situazione attuale, tra l’altro – aggiunge Nieddu – consentirà ai lavoratori di ricevere in toto le somme erogate da Ats ad Aias”.  L’assessore alla sanoità conclude: “Non abbiamo niente da nascondere. Il Governo sarebbe potuto intervenire prima. Ma ora, a un passo dal traguardo, l’intervento ci sembra intempestivo. Una frenata sarebbe veramente uno schiaffo, non solo per i lavoratori e i pazienti, ma per tutta l’Isola”.

 

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