Agricoltura, la Coldiretti: “Sul credito è calato il silenzio, la Regione risponda”

“Sul credito agricolo è calato il silenzio da parte della Giunta regionale. Nonostante le promesse e gli assensi alle nostre proposte le imprese agricole non hanno ancora nessuno strumento”. Coldiretti Sardegna torna a farsi sentire su un argomento che ritiene di vitale importanza per l’agricoltura sarda: ristrutturazione del credito e microcredito in primis. “Sollecitiamo in continuazione la Giunta regionale senza successo – sostiene il presidente Battista Cualbu -. Purtroppo in viale Trento cambiano gli attori, ma le risposte sono sempre le stesse: approvazione delle idee, ma nessun atto concreto”. “Il momento positivo permette un’azione complessiva, inclusiva anche del mondo cooperativistico (che ha una forte esposizione debitoria), che conduca il comparto agricolo a scrollarsi dei pesi del passato derivanti spesso da azioni politiche poco attente – continua il direttore Luca Saba -. Secondo noi serve un’azione sinergica tra la Regione, la Sfirs e le Banche per individuare un percorso per la ristrutturazione e il riposizionamento del debito”. “Serve una vera e propria strategia che per il momento non vediamo – insiste Cualbu -. Anche la Finanziaria è stata deludente e ha disatteso le nostre aspettative. Non è stato attivato neppure il microcredito, che già dalla scorsa legislatura avevano annunciato di volerlo estendere anche all’agricoltura”. La Coldiretti ricorda che l’agricoltura sarda ha un indebitamento nei confronti delle banche di oltre 800 milioni e che la vecchia provincia di Cagliari è il territorio con più “debito incagliato e in sofferenza” d’Italia, dopo quella di Latina, rappresentando oltre il 60% del dato regionale.

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