L'assessore Gianfranco Satta

Agricoltura, applicazione della Carta nazionale dei suoli: oggi il tavolo verde sul tema

Le problematiche legate all’eleggibilità delle superfici dovuta all’applicazione della Carta nazionale dei suoli sono state trattate oggi, all’Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale, durante il tavolo verde con le Associazioni di categoria e l’Agenzia Argea Sardegna.

In Sardegna, per circa mezzo milione di ettari, il sistema automatizzato di controllo non ha riconosciuto le superfici tradizionalmente destinate al pascolo che risultano interessate dalla presenza rilevante di macchia mediterranea e di essenze arboree. 

Queste superfici, in generale, sono da ricondurre ai codici delle Pratiche locali tradizionali (Plt) non potendo più essere classificate come pascolo a seguito dei controlli effettuati. Tuttavia, in numerose particelle, si ritiene che il codice di coltura riportato in domanda sia corretto e pertanto l’interpretazione fornita attraverso il sistema satellitare sia modificabile.

La regolamentazione in materia prevede che la validazione delle superfici destinate a pratiche locali tradizionali venga effettuata dalle regioni. La Sardegna ha regolarmente validato, nel mese di febbraio, le particelle che presentavano anomalie relative al 2023, non potendo però prevedere che tutte quelle superfici, precedentemente identificate come pascolo o prato permanente, venissero considerate boschive per effetto dei controlli satellitari, legati all’adozione della Carta Nazionale dei Suoli avvenuta solo ad aprile.

L’assessore all’Agricoltura Gian Franco Satta, già ad agosto, scrisse ad Agea per segnalare le problematiche relative all’applicazione della Carta dei suoli, ma i dati grafici per procedere alla validazione delle superfici con i codici delle Plt sono stati inviati solo i primi di dicembre, a seguito di numerose interlocuzioni sia da parte di Argea che dello stesso Assessorato.

Attualmente l’assessorato all’Agricoltura ha organizzato una squadra di lavoro per validare le circa 800mila particelle con codici Plt, che corrispondono appunto a mezzo milione di ettari. Per buona parte di esse, entro fine gennaio 2025, sarà possibile chiudere la validazione in modo da eliminare le anomalie e consentire ad Argea di emettere i relativi decreti di pagamento che verranno disposti nel mese di febbraio. 

“In queste settimane, insieme ad Argea – dichiara l’assessore Gian Franco Satta – ho avuto più interlocuzioni con il Masaf e con Agea per trovare le soluzioni più rapide per definire questa importante problematica che ha interessato la nostra regione e non solo”.

Prosegue sulle azioni messe in campo dall’Assessorato, che “non sarebbero sufficiente senza l’importante supporto e la costante interlocuzione con le Associazioni di categoria presenti nel Tavolo verde regionale che anche nella presentazione delle domande per il 2025 avranno l’importante ruolo di coadiuvare le imprese in pieno accordo con l’Assessorato e Argea”.

“Durante il tavolo – afferma – ho avuto anche modo di aggiornare le Associazioni sulle prossime liquidazioni relative ad alcune misure aperte come il Bando Ucraina, per il quale, dalla prossima settimana, verranno pagate ulteriori 2.353 domande per circa 10 milioni di euro. Inoltre, verranno disposti ulteriori pagamenti sugli stessi beneficiari nel corso del mese di febbraio dovuti al riutilizzo delle economie che si erano generate sul bando”. 

Infine precisa i dati sulle domande relative alla siccità: “alla data di scadenza sono state presentate 4.128 domande per le quali sono già in corso le istruttorie e nelle prossime settimane verranno disposte le concessioni con i relativi elenchi ai Comuni per procedere con i pagamenti”.

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