Agenzia del lavoro, Porcu (Pd): “Premi per 100mila euro a 90 dipendenti su 100”

“Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. La legislatura Cappellacci si chiude con il dato drammatico della perdita di 50mila posti di lavoro rispetto al 2008, ma all’Agenzia del Lavoro (che manca) non si trova di meglio che staccare un assegno di oltre 100mila euro per premiare, a pioggia, l’intero organico dell’Agenzia“. Così il consigliere regionale del Pd, Chicco Porcu, vice presidente della Commissione Industria e Lavoro, annuncia di avere presentato un’interrogazione al governatore all’assessore competente sulle indennità salariali incrementali assegnate, a fine anno, a 90 dipendenti su circa 100 nell’organico dell’Agenzia del Lavoro.

“Nell’interrogazione – spiega Porcu – si chiede come sia possibile che indennità riservate per incarichi specifici e di altra professionalità siano assegnati in maniera del tutto generica e al di fuori di qualsiasi procedura. Nella determina del direttore dell’Agenzia ci sono poi delle autentiche perle come l’attribuzione di un incarico di alta professionalità ad un lavoratore co.co.co. non inquadrato nei ruoli dell’Agenzia”.

“Il consigliere regionale Porcu è troppo competente per non conoscere la differenza tra retribuzioni di posizione e quindi a carattere organizzativo e “premi” come li definisce lui, devo quindi escludere la buona fede”. Inizia così la replica di Stefano Tunis, direttore dell’Agenzia regionale del lavoro. “Rispetto, però, la sua esigenza di spostare l’attenzione da altri argomenti e non entro in polemica con lui, mi limito ad anticipare gli atti al presidente Cappellacci e all’assessore Contu assieme ai verbali degli incontri con le OOSS di tutte le sigle che ne costituiscono la premessa. Le somme di cui parla Porcu sono peraltro riconosciute e certificate dal controllo interno di gestione per i dipendenti dell’Agenzia per il lavoro come per gli altri dipendenti RAS, come si evince dalla lettura del CCRL della L.R. 31/98.”

In serata, ieri, è arrivata anche la replica di Stefano Tunis, direttore dell’Agenzia regionale del lavoro. “Il consigliere regionale Chicco Porcu – si legge – è troppo competente per non conoscere la differenza tra retribuzioni di posizione, e quindi a carattere organizzativo, e ‘premi’ come li definisce lui, devo quindi escludere la buona fede”. Tunis aggiunge: “Rispetto la sua esigenza di spostare l’attenzione da altri argomenti e non entro in polemica con lui: mi limito – ha scritto il direttore – ad anticipare gli atti al presidente Cappellacci e all’assessore Contu assieme ai verbali degli incontri con le organizzazioni sindacali di tutte le sigle che ne costituiscono la premessa. Le somme di cui parla Porcu sono peraltro riconosciute e certificate dal controllo interno di gestione per i dipendenti dell’Agenzia per il lavoro, come per gli altri dipendenti della Regione, come si evince dalla lettura del contratto regionale”.

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