Finisce l’era dell’Ente foreste, arriva l’Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e l’ambiente della Sardegna, ovvero Forestas. Il nuovo soggetto giuridico previsto nei 55 articoli della legge, il cui iter di approvazione è stato avviato oggi in Consiglio regionale, dovrà gestire 1,2 milioni di ettari di foreste, la superficie più estesa tra le regioni italiane. La struttura tecnico-operativa diventa più snella nel rispetto dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità e nella forma giuridica. In Aula il dibattito tra maggioranza e opposizione si è incentrato sula scelta della Giunta di mettere a capo dell’agenzia un amministratore unico e sul mantenimento dell’attuale regime contrattuale per i 6.500 dipendenti dell’Ente foreste, come sottolineato dal relatore di minoranza Gianni Tatti (Udc). Duro l’intervento di Mario Floris (Uds) che ha definito la relazione di maggioranza “molto ambiziosa ma poco aderente alla realtà, perché – ha spiegato – non si affronta il nodo vero, quello di trasformare l’Ente foreste da uno ‘stipendificio’ ad un soggetto capace di auto sostenersi e produrre utili”. Nella sua relazione di maggioranza, il presidente della commissione Governo del territorio Antonio Solinas (Pd) ha evidenziato che “la Regione era l’unica priva di una legge organica in materia forestale”. L’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, in sede di replica, ha puntato su alcuni aspetti tecnici e ha sottolineato che “il dl prevede che la richiesta di autorizzazione paesaggistica venga raccolta e trasmessa dal Corpo forestale all’autorità competente per permettere all’utente di interfacciarsi con un ente unico”.
Critiche da Federlberghi. “Alberghi, campeggi e agriturismo rischiano la chiusura immediata, in piena estate, in caso di errata modalità di gestione del materiale combustibile, vegetale e non, nelle aree periferiche o intercluse nel tessuto urbano. Questo significa che basta una rimanenza di sfalcio d’erba o una catasta di legno dimenticata in un angolo, magari da un manutentore, per incorrere in questa assurda sanzione accessoria che avrebbe solo l’effetto di far scappare i turisti dall’Isola”. Lo denuncia il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca, in merito all’articolo 24 della Legge Forestale in discussione oggi in Consiglio regionale. “Infatti, secondo il comma 5 dell’articolo, per le strutture ricettive che verranno trovate con materiale combustibile e non, oltre alla sanzioni ‘è disposta, dall’autorità competente, la sospensione della licenza, dell’autorizzazione o del provvedimento amministrativo che consente l’esercizio dell’attività, con efficacia decorrente fino al termine dell’accertata ottemperanza ai precetti medesimi’. Siamo le strutture con maggiori prescrizioni antincendio – aggiunge Manca – e con i maggiori controlli in tema di sicurezza e non siamo contro le giuste e proporzionate sanzioni. Garantiamo migliaia di posti di lavoro e per una norma incosciente rischiamo di trovarci la struttura chiusa dall’oggi al domani. È una pura follia. Speriamo che i consiglieri regionali capiscano questa aberrazione e provvedano a cancellare questa norma con un emendamento. Noi non staremo a guardare”.