Il Tar della Sardegna ha accolto il ricorso dei consiglieri e della vicepresidente della Provincia di Cagliari, Angela Quaquero, contro il commissariamento dell’ente locale in seguito all’approvazione della norma regionale che ha disposto il riordino delle Province, ma senza entrare nel merito ha ritenuto non infondata la questione di incostituzionalità ed ha quindi rimesso gli atti alla Consulta nella parte in cui si prevede il commissariamento delle Province elette dal popolo.
“Per i consiglieri e la vicepresidente che avevano fatto ricorso – ha spiegato l’avvocato Giuseppe Andreozzi all’Ansa – nessun effetto immediato”, ma il legale ha già annunciato che presenterà una richiesta di sospensiva, sempre al Tar, per il reintegro degli organi eletti che erano stati commissariati e che potrebbe esser trattata già nella prima udienza di gennaio. “L’ordinanza depositata oggi – ha aggiunto l’avvocato – evidenzia palesi profili di incostituzionalità, compreso quello dell”irragionevolezza”, di particolare importanza il punto nel quale riconosce che le Provincie sono enti costituzionali dotati e caratterizzati dalla rappresentatività popolare, il che escluderebbe che con legge ordinaria regionale possano essere trasformate in enti non eletti direttamente dal corpo elettorale”.
Per l’ex capogruppo del Pd in consiglio provinciale Stefano Delunas, il consiglio regionale deve essere sciolto perché approvando il commissariamento della Provincia di Cagliari ha compiuto “atti contrari alla Costituzione. Lo prevede l’art. 50 dello Statuto autonomistico della Sardegna – ha detto Delunas, componente della direzione nazionale Pd – che è una legge di rango costituzionale. L’ordinanza del Tar – aggiunge – certifica in maniera chiara ed inconfutabile la incostituzionalità delle leggi di Cappellacci e dei Riformatori. Questi sapevano? Sì. Questi sapevano perfettamente a cosa andavano incontro e con la scusa dell’esito referendario hanno voluto insistere nel bluff”.