“Non è in discussione in questa riforma il mantenimento delle Regioni a statuto speciale e, soprattutto, non ho mai sostenuto che sia un obiettivo di questo Governo il superamento delle Regioni a statuto speciale”. A precisarlo è il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, in merito a quanto sostenuto durante la Leopolda a Firenze, quando ha detto di essere favorevole alla loro abolizione, pur precisando che al momento non è un tema che verrà affrontato dal Governo.
Sul tema è intervenuto anche il governatore, Francesco Pigliaru: “Fortunatamente il ministro Boschi ha capito che proporre oggi l’abolizione delle regioni a statuto speciale troverebbe una tale opposizione da far saltare tutto il progetto di riforma costituzionale”, ha scritto il Presidente della Regione su Facebook. “E troverebbe la stessa opposizione anche riproponendola domani. Nel caso, noi saremo in prima linea nella lotta contro un neo-centralismo basato su una idea superficiale e del tutto sbagliata: quella secondo cui a Roma tutto funzionerebbe meglio che a Cagliari o a Trento. Nel frattempo l’autonomia la difendiamo prima di tutto lavorando per far funzionare meglio le nostre istituzioni. Questa è la sfida di cui abbiamo parlato nella nostra proposta di governo, questa è la sfida che affrontiamo ogni giorno convinti di poterla vincere”.
“Sull’attuazione, difesa e valorizzazione della specialità regionale sono i fatti a parlare per me, e parlano chiaro”. Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia e vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani. “Nel Titolo V della Costituzione sono rimaste intatte le prerogative delle Regioni speciali – osserva Serracchiani – grazie a un lavoro lungo e difficile cui come presidente del Friuli Venezia Giulia ho dato il mio contributo convinto, coordinando l’azione delle altre Autonomie. Lo stesso vale per tutti i rapporti Stato-Regione, in cui abbiamo trattato da pari a pari senza soggezione e facendo valere fino in fondo la specialità cui nessuno intende rinunciare. Questi sono i fatti, come è un fatto che interventi sulle Regioni speciali non sono nell’agenda del Governo: il resto sono chiacchiere”.
Per Serracchiani “chi avesse bisogno di chiarimenti dovrebbe chiederli altrove, ad esempio al presidente Caldoro, il quale è noto per aver chiesto non solo l’abolizione delle Regioni speciali ma addirittura – conclude la presidente – lo scioglimento di tutte le Regioni”.