“La stangata di Natale di Pigliaru è contraria alle disposizioni della legge di stabilità. O la maggioranza ritira l’aumento dell’Irap e dell’Irpef o si renderà responsabile di un atto illegittimo, oltre che profondamente ingiusto nei confronti delle famiglie e delle imprese sarde”, così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Fi Sardegna, secondo il quale Pigliaru “tassa i sardi perché ha dimenticato di inserire in bilancio risorse adeguate per la spesa sanitaria”.
“L’art. 1, comma 26 della Legge di Stabilità, fresca di approvazione – ha ricordato Cappellacci -, recita: Al fine di contenere il livello complessivo della pressione tributaria, in coerenza con gli equilibri generali di finanza pubblica, per l’anno 2016 è sospesa l’efficacia delle leggi regionali e delle deliberazioni degli enti locali nella parte in cui prevedono aumenti dei tributi e delle addizionali attribuiti alle regioni e agli enti locali con legge dello Stato rispetto ai livelli di aliquote o tariffe applicabili per l’anno 2015. Il testo – sottolinea il forzista – non lascia adito a dubbi: Pigliaru deve ritirare la sua mano rapace dalle tasche dei sardi”.
“Anziché vessare i sardi, Pigliaru pretenda dal Governo tutte le entrate dovute. La Legge di Stabilità fa notizia anche in questo caso, ma per la Sicilia perché il comma 685 dell’articolo 1 prevede che nelle more dell’adeguamento delle norme di attuazione dello statuto della Regione siciliana alle modifiche intervenute nella legislazione tributaria sono assegnati alla Regione siciliana 900 milioni di euro per il medesimo anno 2016″, ha aggiunto, fra l’altro, Cappellacci.
Immediata la replica di Paci
“Riteniamo il nostro provvedimento legittimo perché la Sardegna è una Regione a Statuto speciale e quindi ha piena facoltà di modificare le aliquote Irpef e Irap. I divieti valgono per le Regioni a statuto ordinario ma, anche in questo caso, non per quelle in piano di rientro per la Sanità come è la nostra. Tuttavia, – spiega l’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci – l’esperienza ci insegna che il diritto e le norme non sono una certezza matematica e quindi se il Governo dovesse ravvisare profili di illegittimità allora in quel caso si avvierà un confronto e si aprirà un dialogo per arrivare a un punto d’incontro condiviso. Intanto, dopo anni in cui la spesa sanitaria è rimasta completamente fuori controllo – ha aggiunto Paci – questa Giunta ha avviato un piano di risanamento severo e rigoroso per riportare finalmente i conti pubblici in ordine: questi sono i fatti, tutto il resto sono solo polemiche strumentali alimentate da chi ha governato per cinque anni provocando tutto il disastro che adesso abbiamo il dovere preciso e non più rinviabile di riparare, nel rispetto e a garanzia di tutti i cittadini sardi”.