40 anni senza Berlinguer, il convegno a Cagliari: anche Todde e Travaglio sul palco a celebrare il leader del Pci

Il sogno dell’unità nazionale, l’idea del compromesso storico, gli avversari interni, soprattutto, ed esterni al partito, la giovinezza e il percorso umano e politico di Enrico Berlinguer, sono stati rievocati nell’auditorium di Sa Manifattura, a Cagliari. Nel convegno “1984-2024 40 anni senza Berlinguer, la lezione della storia”, la figura del grande segretario del Pci è stata ricordata da chi lo ha conosciuto direttamente e da chi ne ha seguito i passi negli anni settanta del secolo scorso sino alla sua morte.

A introdurre gli interventi, Gavino Angius, più volte parlamentare per il Pci, poi per il Pds e infine per i Ds: “Lo conobbi nell’estate del 1971, ricordo il suo grande amore per la vita. Era immerso nella realtà che sognava di cambiare. Da giovane frequentava i figli di operai, artigiani, contadini, molto diversi dalla sua estrazione familiare. Lì conobbe la povertà e decise di iscriversi al Partito comunista. Partecipò ai celebri “moti del pane” di Sassari nel 1943 e finì in prigione per qualche tempo. Quando uscì il padre lo mandò a Roma, allontanandolo dalla città”.

I giornalisti Carlo Verdelli e Francesco Verderami hanno sottolineato il periodo in cui in Italia si parlava di compromesso storico come unica e possibile soluzione per salvare un Paese sempre più in crisi. “Berlinguer – ha ricordato Verdelli – aveva una visione della società che andava oltre le conventicole del suo partito. Una visione che si è rivelata un’illusione”.

“Doveva fare i conti con le pulsioni anti governiste di una parte del Pci – ha aggiunto Verderami – anche se lui intendeva salvare l’Italia. Oggi, il suo ricordo è una sorta di condanna per gli attuali dirigenti del Pd”.

Sul palco dell’auditorium è poi salita Alessandra Todde che ha voluto commentare l’accordo sul Fondo di coesione e sviluppo firmato questa mattina insieme alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Spenderemo questi soldi molto meglio di quanto non sia stato fatto in precedenza. Il 30 per cento delle risorse (2,4 miliardi di euro) serviranno per il sistema idrico, eliminare le condotte colabrodo che oggi ci fanno perdere il 50 per cento dell’acqua immessa in rete, e l’interconnessione degli invasi”.

Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, ha ovviamente toccato il tasto della “questione morale” sollevato da Berlinguer in una ormai famosa intervista rilasciata a Eugenio Scalfari a inizio anni Ottanta. <Non si riferiva alle inchieste penali – ha detto Travaglio – ma ai conflitti di interesse, alle opportunità. I partiti già allora avevano occupato le banche, gli ospedali, le grandi aziende. Con il passare del tempo hanno di fatto confiscato ogni cosa pubblica. Berlinguer si riferiva a questo>.

Il convegno patrocinato dalla Regione e con media partner il Gruppo Sae con “La Nuova Sardegna” e “Sardiniapost”, ha visto una interessata e nutrita platea.  

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