Milano, 16 lug. (Adnkronos) – La vicenda de il Pirellino e della Torre botanica – con la Commissione per il paesaggio che passa dal negare ad approvare il progetto urbanistico tra i tanti finiti sotto la lente della procura di Milano – “appare emblematico del conflitto di interessi in cui Marinoni (ex presidente della Commissione stessa, ndr) e Tancredi (assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune, ndr) agiscono e dello strapotere dei portatori di interessi privati hanno acquisito sulla pubblica amministrazione e la gestione politica dell’ente esponenziale favorendo la creazione di veri e propri ufficio paralleli che agiscono nell’ombra al servizio di tali interessi economici privati”. Lo si legge nella richiesta di arresti della procura nel nuovo filone d’indagine sull’urbanistica.
Per i pm, gli interessi di Marinoni e di Manfredi Catella – ceo di Coima, tra gli immobiliaristi più noti (tra i suoi progetti City Life e Scalo di Porta Romana e lo stesso Pirellino) “e quelli pure deviati di Tancredi si intrecciano”, e quando la vicenda si risolve il 5 ottobre del 2023 con la Commissione che delibera il parere favorevole sul progetto di via Melchiorre Gioia, “trovando più conveniente sottostare all’imposizione minacciosa e alle pressioni esercitate da Boeri e Catella (il quale coinvolgeva anche il sindaco Sala ed il direttore generale Malangone) e in prima linea dall’assessore Tancredi”.