Siria: “Cessati gli scontri a Sweida”

Damasco, 20 lug. (Adnkronos/Afp) – In Siria sono cessati i violenti scontri nella città meridionale di Sweida da dove sono stati evacuati i combattenti tribali. Lo ha annunciato la notte scorsa il ministero dell’Interno del governo siriano. “Dopo gli intensi sforzi del ministero per applicare l’accordo del cessate il fuoco, a seguito del dispiegamento delle proprie forze nelle regioni settentrionali e occidentali del governatorato di Sweida, la città è stata evacuata da tutti i combattenti tribali e gli scontri all’interno dei suoi quartieri sono stati fermati”, ha dichiarato il portavoce del ministero, Noureddine al-Baba, in un post su Telegram.

“Se le autorità di Damasco vogliono preservare ogni possibilità di ottenere una Siria inclusiva e pacifica, devono usare le loro forze di sicurezza per impedire che lo Stato islamico entri nell’area e conduca massacri”, ha scritto il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, in un post su X, sottolineando che il governo siriano “deve chiamare a rispondere delle proprie azioni chiunque sia responsabile di atrocità, anche all’interno delle proprie fila”.

“Gli Stati Uniti sono stati significativamente coinvolti negli ultimi tre giorni con Israele, Giordania e autorità di Damasco riguardo agli orribili e pericolosi sviluppi nel sud della Siria”, ha aggiunto Rubio, riferendosi al ruolo americano nei negoziati per evitare ulteriori interventi militari israeliani, con le forze siriane che hanno accettato di ritirarsi dalla zona di Sweida teatro da giorni di scontri settari tra forze beduine e la comunità dei drusi che hanno provocato quasi mille morti, secondo il bilancio dell’Osservatorio siriano per i diritti umani.

“Gli scontri tra i gruppi drusi e beduini all’interno del perimetro devono fermarsi immediatamente”, ha concluso il segretario di Stato Usa.

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