Roma, 2 mag. – (Adnkronos) – Nel mondo la libertà di stampa è sempre più minacciata e l’Italia scende ancora nella classifica globale stilata da Reporters Sans Frontieres, perdendo 3 gradini sul 2024 e piazzandosi al 49mo posto, il risultato peggiore in Europa Occidentale.
La Norvegia rimane leader e modello nella classifica globale, seguita da Estonia e Paesi Bassi. In fondo alla classifica ci sono Cina, Corea del Nord ed Eritrea, che si collocano rispettivamente alla 178ma, 179ma e 180ma posizione. “La situazione della libertà di stampa globale nel 2025 è ai minimi storici”, spiega l’organizzazione nella sua analisi. “Più di metà della popolazione mondiale vive in paesi con una situazione ‘molto grave'”.
Per Rsf “la libertà di stampa in Italia continua a essere minacciata dalle organizzazioni mafiose, in particolare nel sud del Paese, nonché da vari gruppi estremisti che commettono atti di violenza. I giornalisti lamentano anche il tentativo della classe politica di ostacolare la libera informazione in materia giudiziaria attraverso una ‘legge bavaglio’ che si aggiunge alla prassi di azioni legali intentate per intimidire, imbavagliare o punire coloro che cercano di partecipare e di esprimersi su questioni di interesse pubblico. Va ancora peggio agli Stati Uniti che passano dal 55mo al 57mo posto con “il primo significativo e prolungato declino della libertà di stampa nella storia moderna, mentre il ritorno di Donald Trump alla presidenza sta aggravando notevolmente la situazione”
L’Europa continua a essere la regione del mondo in cui i giornalisti possono fare informazione con maggiore libertà, spiega l’organizzazione che valuta la situazione “buona” solo in sette paesi, tutti europei. “Oltre a una situazione di sicurezza fragile e al crescente autoritarismo, la pressione economica in particolare sta causando problemi ai media di tutto il mondo”, ha affermato Reporters Sans Frontieres.