Roma, 5 giu. (Adnkronos) – Truffava vittime prospettando terapie innovative per i figli affetti da gravi forme di autismo. La Polizia di Stato di Roma, a seguito di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un sessantatreenne argentino indagato per esercizio abusivo della professione medica sul territorio italiano (considerata l’inesistente iscrizione all’Albo nazionale e l’assenza del provvedimento della Regione Lazio per l’esercizio dell’attività di medico straniero in Italia) e di truffa aggravata ai danni di persone offese, approfittando della loro vulnerabilità psicologica, perché in forte apprensione per le sorti del figlio minore affetto da grave forma di autismo.
Le indagini condotte dal locale Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, hanno avuto origine dalla denuncia presentata dai genitori di un quindicenne con disturbi neurologici, i quali si erano rivolti al professionista argentino in quanto ritenuto ‘luminare’ per quel tipo di patologia, sulla base di informazioni acquisite online, da cui risultava un curriculum ben strutturato sulla pratica di terapie altamente innovative. Lo stesso sedicente medico infatti millantava di essere stato il costante riferimento sanitario di Papa Giovanni Paolo II, nonché quello di 54 cardinali in carica, circostanze poi smentite in sede di accurati accertamenti investigativi. Il sedicente medico prescriveva dunque al bambino un percorso di terapia descritto come innovativo e sperimentale, attraverso l’utilizzo del trapianto di cellule staminali che, nel tempo, insieme a una riduzione dei costi delle cure, avrebbe comportato un notevole miglioramento sotto diversi aspetti: da quello comportamentale a quello del linguaggio.
Il percorso terapeutico, durato 2 anni, per il quale sono stati versati dalla famiglia circa 30mila euro in contanti, conseguiti dal sedicente medico con ‘abilità collaudata e glaciale scaltrezza’, ha comportato continue somministrazioni di sostanze vietate (prodotti olezzanti, con data di scadenza superata e certamente guasti). Durante le indagini la Polizia Postale, su delega della Procura della Repubblica di Roma, ha eseguito un’accurata perquisizione in casa del sedicente professionista, dove sono state trovate circa 400 schede personali di pazienti, ancora da identificare compiutamente, di cui alcuni affetti da gravi forme di autismo, nonché numerose provette di laboratorio contenenti esami di urina, sangue e numerose confezioni sigillate di medicinali scaduti da anni. Il materiale, successivamente analizzato dall’Istituto Superiore della Sanità, ha confermato l’assoluto divieto di somministrazione delle sostanze, non essendo classificabili come farmaci autorizzati né come integratori alimentari, peraltro soggette a specifiche procedure di smaltimento. Oltre alla applicazione della misura personale, il gip di Roma ha disposto il sequestro preventivo dei siti internet, utilizzati dall’indagato per vendere integratori e pubblicizzare la propria attività, con l’oscuramento delle pagine web e la conseguente disabilitazione dei relativi domini da notificare a tutti gli Isp presenti sul territorio.