Roma, 25 mag. (Adnkronos) – Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, in qualità di presidente del comitato promotore del Referendum Cittadinanza, ha invitato una lettera di diffida alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi affinché si riunisca d’urgenza per deliberare modifiche al regolamento che disciplina le modalità attraverso le quali la Rai deve garantire l’informazione sul voto dell’8 e 9 giugno. Si legge in una nota.
La delibera sul regolamento approvata il 2 aprile 2025, infatti, scrive Magi nella lettera indirizzata alla presidente Barbara Floridia, “si è sin da subito dimostrata del tutto inadeguata rispetto agli obiettivi che la stessa pure dichiara di perseguire. Innanzitutto – spiega il segretario di +Europa – la delibera è illegittima nella parte in cui non riconosce al Comitato promotore del Referendum Cittadinanza gli spazi di comunicazione dedicati al referendum nelle trasmissioni radiotelevisive nei quali esso possa illustrare il quesito referendario promosso e sostenuto dalla frazione del corpo elettorale che istituzionalmente rappresenta, vale a dire i 637.487 cittadini elettori che hanno chiesto la celebrazione dei referendum”. La delibera, scrive ancora il presidente del Comitato Promotore del Referendum Cittadinanza, è inoltre “illegittima nella misura in cui non contiene alcuna disposizione che regoli gli aspetti quantitativi della comunicazione politica e dell’informazione sui temi referendari, e contiene indicazioni minime e insufficienti sugli aspetti di tipo qualitativo”.
Queste “lacune” si sono già tradotte “in una carenza di informazione, riconosciuta dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”, ostacolando così “il corretto svolgimento del procedimento di democrazia diretta e la possibilità che gli elettori partecipino in modo libero e consapevole alla formazione della politica nazionale. Per questi motivi – conclude Magi nella lettera a Floridia – chiedo formalmente la convocazione d’urgenza della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, affinché essa provveda a emendare la delibera del 2 aprile 2025 come indicato”.