Omicidio Senago: al via appello Impagnatiello, papà Giulia ‘vivrai in eterno’

Milano, 25 giu. (Adnkronos) – Al via nell’aula al piano terra del Palazzo di giustizia di Milano il processo d’appello per Alessandro Impagnatiello condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano e del bimbo che portava in grembo. “Vivrai in eterno nei cuori di chi ti ha sinceramente amata, ai quali hai donato la tua infinita dolcezza, gentilezza e bellezza” sono le parole di papà Franco accompagnate da una foto in primo piano al mare della ventiseienne. “Cinque per sempre. Proprio così per sempre. Oggi più che mai” è, invece, la frase che completa un ritratto di famiglia postata sui social da mamma Loredana Femiano.

In aula, la Procura generale rappresentata dalla sostituta procuratrice generale Maria Pia Gualtieri è pronta a ribadire la richiesta di ergastolo per il trentaduenne che la sera del 27 maggio 2023, nel loro appartamento a Senago, ha ucciso con 37 coltellate Giulia e suo figlio Thiago. Un omicidio premeditato, preceduto da più tentativi di avvelenare con del topicida la giovane e il feto, poi mirato a nascondere il corpo non prima di aver provato a liberarsene dandogli fuoco. Un delitto crudele in cui l’ex barman ha provato ad allontanare da sé i sospetti con bugie e omissioni.

La difesa con l’avvocata Giulia Geradini proverà ad alleviare la pena chiedendo che vengano meno le aggravanti della premeditazione e della crudeltà e che al condannato siano riconosciute le attenuanti generiche. Impagnatiello – sostiene la difesa – “non è crudele”, ma è un uomo travolto da un “immenso castello di bugie” che “non premedita” l’omicidio e accetta una gravidanza non desiderata pur di mantenere “l’immagine perfetta che ha sempre voluto dare di sé”. Un narcisista capace di tenere in piedi due relazioni parallele e che ha ucciso pur di salvare se stesso. La sentenza potrebbe arrivare già in giornata.

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