Tel Aviv, 9 mar. (Adnkronos) – “La democrazia israeliana dimostra di essere robusta e uscirà più forte da questa prova”. Lo dice al quotidiano ‘la Repubblica’ il premier israeliano Benjamin Netanyahu, riferendosi alle proteste in Israele contro la riforma della giustizia e le accuse al suo governo di voler distruggere il sistema democratico.
“È ora che Roma riconosca Gerusalemme, nostra capitale da tremila anni”, afferma il primo ministro alla vigilia del suo viaggio in Italia, spiegando che la riforma della giustizia è motivata dal fatto che “nella popolazione è molto forte la richiesta di riequilibrare la bilancia dei poteri fra esecutivo, legislativo e giudiziario. Il problema nasce dal fatto che il potere giudiziario ha avuto un iperattivismo e ha poteri straordinari, che sbilanciano questo equilibrio. Dunque, bisogna intervenire con una riforma. Il potere giudiziario deve essere indipendente, non onnipotente. Questa è la sostanza del dibattito. Le proteste sono parte naturale di questo confronto ma credo che le supereremo”.
“La democrazia – precisa – non solo non è a rischio ma uscirà rafforzata da una riforma della giustizia che per una parte schiacciante della popolazione è necessaria. La democrazia è frutto del bilanciamento della volontà popolare con il risultato delle elezioni. Tutelare il diritto delle minoranze dunque è fondamentale. L’equilibrio dei poteri serve proprio a questo ma negli ultimi trenta anni in Israele è venuto meno per lo strapotere del giudiziario”.