Migranti: parroco che accolse Papa a Lampedusa, ‘nel Mediterraneo genocidio’ (3)

(Adnkronos) – Era evitabile la tragedia del 3 ottobre? Sì per don Nastasi. “Abbiamo gridato a squarciagola, abbiamo pianto, abbiamo pregato, ma chi doveva e poteva fare ciò che era opportuno ha preso tempo, ha minimizzato… testavano il ‘modello Lampedusa’. Quella tragedia giunse come un lampo, veloce come il fuoco che avvolse subito il ponte del barcone da dove centinaia di somali e di eritrei guardavano la costa ormai vicinissima di Lampedusa”.

Un dolore che per don Stefano rimane impresso nel cuore, “come una stigmata”. “I miei ultimi giorni di servizio pastorale a Lampedusa si sono chiusi nel pianto”, conclude. Centinaia di uomini travolti da una morte di acqua e terrore. La stessa delle ultime 130 vittime annegate nel mare dell’indifferenza. Di nuovo (di Rossana Lo Castro)

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