Palermo, 28 apr. (Adnkronos) – Nel garage in cui venne preparato la 126 che il 19 luglio 1992 uccise Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta, “non c’erano agenti dei servizi segreti, ma solo killer e boss di Cosa nostra”. A dirlo è l’ex killer della mafia catanese Maurizio Avola intervistato da Michele Santoro nello speciale di Mentana sulla mafia. Era stato il pentito Gaspare Spatuzza a parlare di un uomo dei servizi segreti nel garage, ma oggi Avola lo smentisce e dice: “Spatuzza ha visto solo Aldo Ercolano, ma lui non era un esecutore materiale e non può sapere i retroscena”, dice Avola. “Credo che dica la verità ma quello che visto nel garage non è dei servizi segreti, ero io o Aldo Ercolano”.
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