Roma, 4 mag. (Adnkronos) – “Il 1 maggio è finito, senza che si sia nemmeno parlato di lavoro, al di là delle buone intenzioni. Ma la realtà è uno schiaffo in faccia. Morire di lavoro a 22 anni, risucchiata da un orditoio”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
“Nel Paese del mezzo milione di incidenti sul lavoro – prosegue il leader di SI – dei tre morti al giorno sul lavoro, a parte qualche articolo di giornale e qualche messaggio di cordoglio, poi passato qualche giorno non accade più nulla”.
“Eppure si muore più per lavoro (1270 nel 2020) che per omicidi (271 nel 2020). Ma la sicurezza di cui parla la politica – conclude Fratoianni – non riguarda mai lavoratori e lavoratrici. Assurdo e intollerabile.”