Roma, 19 mag. – (Adnkronos) – Per gli imprenditori le carenze negli approvvigionamenti “sono una sfida nella sfida” che però “sta facendo comprendere alla politica che Ilva o Eni sono sono fattori importanti e che dobbiamo riprendere” il controllo di “piattaforme sulle quali in passato abbiamo delegato troppo”. Lo sottolinea all’Adnkronos Paolo Scudieri, presidente dell’Anfia e del Gruppo Adler-Pelzer, ammettendo che il ritorno “dello stato imprenditore non mi disturba soprattutto in questa fase che richiede la massima coesione”. “Davanti a certe sfide geopolitiche e geoeconomiche troppo grandi il privato – riconosce – non può farcela, se non affiancato da strumenti che può mettere sul piatto” solo lo Stato.
Invitando a “guardare oltre certi ‘errori’ storici come Marghera” Scudieri ricorda come nella stessa crescita di Adler, “avvenuta con intelligenza, centellinando gli investimenti, istituzioni come Sace o Simest ci hanno aiutato: abbiamo avuto Simest nel nostro capitale per un totale di 16 anni ed è stato un matrimonio felice, con un socio silente ma attento”. L’imprenditore campano dice poi di “stimare moltissimo l’attuale missione di Cdp, in un momento in cui all’evoluzione delle imprese serve un ausilio di capitale: quello di Cdp è un sostegno determinante” che permette “agli imprenditori che vogliono crescere di soddisfare” le proprie ambizioni.