Gaza, l’inviato di Trump oggi nella Striscia: Witkoff controllerà distribuzione aiuti

Roma, 31 lug. (Adnkronos) – L’inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si recherà oggi nella Striscia di Gaza. Ad annunciarlo nella serata di ieri è stata la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt spiegando che Witkoff, insieme all’ambasciatore statunitense Mike Huckabee, controllerà la distribuzione degli aiuti umanitari.

Witkoff e l’ambasciatore Usa quindi “si recheranno a Gaza per ispezionare gli attuali siti di distribuzione e definire un piano per consegnare più cibo e incontrare gli abitanti di Gaza per ascoltare in prima persona la terribile situazione sul campo”, ha affermato Leavitt.

Intanto, sul fronte del riconoscimento dello Stato palestinese, il presidente americano Donald Trump ritiene che le iniziative di Regno Unito, Francia e Canada premieranno Hamas, ha spiegato ancora Leavitt.

“Il presidente ha espresso il suo disappunto e il suo disaccordo con i leader di Francia, Regno Unito e Canada. Ritiene che ciò stia premiando Hamas in un momento in cui Hamas rappresenta il vero ostacolo al cessate il fuoco e al rilascio di tutti gli ostaggi”, le parole ai giornalisti. Leavitt ha quindi aggiunto che Trump vuole che gli ostaggi trattenuti a Gaza vengano rilasciati. “Ci tiene molto. Ha incontrato molti degli ex ostaggi, molte delle famiglie di coloro i cui cari sono ancora tenuti in ostaggio a Gaza”, ha sottolineato.

Sono 2.010 i camion (1.718 del Wfp) con circa 30mila pacchi di aiuti umanitari, oltre 93% contenenti cibo, che dal 19 maggio a oggi sono entrati nella Striscia di Gaza. Ma solo 260 sono i camion che, in questo periodo, sono arrivati alla destinazione prevista nell’enclave palestinese. E questo perché ben 1.753 camion, di cui 1.583 del Wfp, sono stati intercettati, “pacificamente da persone affamate o da attori armati con la forza”, durante il transito nella Striscia. A rivelarlo è il ‘Meccanismo UN 2720’ (), un sistema istituito dalle Nazioni Unite per facilitare l’invio e migliorare il monitoraggio degli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile di Gaza, contribuendo così a ”creare fiducia ed efficienza nelle operazioni umanitarie”, come si legge sul sito web dedicato.

Hamas ha intanto dichiarato di essere impegnato a proseguire i negoziati per un cessate il fuoco permanente e il ritiro completo delle forze israeliane dalla Striscia, ma le condizioni nell’enclave palestinese devono prima migliorare “significativamente”.

“E’ essenziale migliorare significativamente la catastrofica situazione umanitaria e ottenere una risposta scritta dal nemico in merito alla nostra risposta”, ha dichiarato alla Cnn Basem Naim, membro dell’ufficio politico di Hamas. “Questa è una condizione per riprendere i negoziati”, ha aggiunto.

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha intanto ”illustrato i nuovi aiuti umanitari che distribuiremo anche tramite lanci aerei” nel corso di un ”lungo colloquio telefonico con il Primo Ministro palestinese Mohammad Mustafa”. Ad annunciarlo è stato lo stesso ministro ieri sera in una nota, spiegando che ”stiamo lavorando per accogliere in Italia altri 50 palestinesi da Gaza, bambini palestinesi bisognosi di cure sanitarie e le loro famiglie”.

Il titolare della Farnesina ha quindi sottolineato che ”il premier palestinese ha ringraziato l’Italia per un’azione che rafforza e consolida l’amicizia fra il popolo italiano e quello palestinese” mentre Tajani ha ”confermato il sostegno dell’Italia all’Autorità Nazionale Palestinese e l’impegno per un immediato cessate il fuoco a Gaza, per la liberazione di tutti gli ostaggi e il raggiungimento di una pace duratura”.

Tajani ha ribadito che ”l’Italia è schierata in prima linea con ogni sforzo per l’assistenza umanitaria a Gaza e per l’immediato ingresso degli aiuti nella Striscia anche attraverso il meccanismo Food for Gaza”.

Tajani ha quindi fatto il punto sulle ultime iniziative umanitarie decise dell’Italia, fra cui una nuova evacuazione di bambini palestinesi malati nelle prossime settimane con relativi accompagnatori, per un totale di 50 persone, lo stanziamento di ulteriori 5 milioni di euro per l’acquisto di beni alimentari, l’ingresso di nuovi aiuti umanitari e l’organizzazione di lanci aerei di aiuti alimentari nei prossimi giorni. Tajani ha anche ricordato l’azione nei confronti del governo israeliano affinché sblocchi gli aiuti rimasti fermi e consenta l’ingresso di altri beni italiani dalla Giordania.

Tajani ha quindi rinnovato l’appello per un cessate il fuoco immediato, per il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas e ha confermato gli sforzi di mediazione degli Usa, del Qatar e dell’Egitto. Il ministro ha poi espresso i sentimenti di vicinanza di fronte alle immagini di sofferenza e distruzione a Gaza.

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