Roma, 25 giu. (Adnkronos) – “Le azioni di Donald Trump nel suo secondo mandato chiariscono che abbiamo a che fare con una visione strategica a lungo termine che mira a rimodellare il ruolo globale dell’America, indebolire il multilateralismo e aumentare la pressioen sugli alleati, in particolare l’Europa. Il presidente degli Stati Uniti sta perseguendo un programma che costringe l’UE ad affrontare una realtà urgente: deve rafforzare la propria autonomia e capacità di azione. Paradossalmente, la sfida di Trump offre all’Europa un’opportunità senza precedenti per fare proprio questo. Potrebbe essere il catalizzatore che guida una più profonda integrazione e un’UE più forte e decisa”. Lo scrive l’ex-premier, Enrico Letta, sul Financial Times.
“Questa Ue deve iniziare sfruttando appieno le sue due risorse più potenti: il mercato unico e l’euro”, argomenta Letta. “Il mercato unico ha conferito all’Europa peso economico e resilienza, ma rimane incompleto. Per affrontare l’attuale tempesta geopolitica, dobbiamo crescere e costruire un mercato veramente europeo, a partire dalla finanza, dall’energia, dall’innovazione e, sì, dalla difesa”. Ed inoltre, “dobbiamo anche fare di più per realizzare appieno il potenziale dell’euro. Quasi il 20% delle riserve globali è detenuto in euro, ma la mancanza di un vero e proprio asset sicuro europeo e la frammentazione dei mercati finanziari ne limitano il ruolo”.
“L’ordine globale si sta rimodellando sotto i nostri occhi. Se l’Europa vuole rimanere un attore globale, deve agire ora, insieme. L’integrazione economica e finanziaria non è fine a se stessa, ma è il fondamento dell’autonomia strategica. Come avvertì una volta Jacques Delors, l’Europa si trova di fronte a una scelta: rinnovamento o declino. Senza un’azione coraggiosa, le attuali tendenze economiche e demografiche spingeranno l’Europa verso l’emarginazione e l’irrilevanza sulla scena globale. Ma questa non è una fatalità. La volontà politica e la visione strategica possono ancora fare la differenza. Facendo leva sulle nostre risorse uniche – il nostro mercato e la nostra valuta, la nostra storia e i nostri valori – possiamo dotare l’UE degli strumenti necessari non solo per resistere al declino, ma per plasmare il proprio futuro con fiducia e determinazione”.