Roma, 17 lug. (Adnkronos/Labitalia) – “L’Europa e l’Italia non possono competere pensando di stabilire regole sulla cybersecurity, sulla protezione dei dati personali, sull’intelligenza artificiale. L’abitudine che abbiamo a normare per settori verticali è molto complessa, sia per la pubblica amministrazione che per il tessuto di piccole e medie imprese che devono adeguarsi. Approccio olistico significa che uno strumento di intelligenza artificiale per una piccola e media impresa deve essere protetto dal punto di vista cyber, deve rispettare i principi di protezione dei dati personali e dare competitività, utilità, trasparenza”. Lo ha detto Mario Nobile, direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale, intervenuto alla conferenza ‘Cybersecurity & AI: Orizzonti strategici e impatti verticali’ presso il Senato della Repubblica.
“I data center, che sono un tema strategico, aiutano a diminuire le emissioni climalteranti dei settori come l’agricoltura, l’industria o i trasporti perché, a fronte di un consumo energetico nel data center migliaia di agricoltori, di piccole e medie imprese manifatturiere, di persone che si spostano con il loro veicolo, possono ottimizzare la loro impronta ecologica”, aggiunge.
“E’ importante che l’Italia, che in questo momento non ha un numero di data center sufficiente, affronti questa sfida non pensando soltanto al consumo energetico, ma al valore che il data center può dare al territorio in cui è ubicato e all’intera nazione”, conclude.