Clima: Kerry, ‘transizione verso energia pulita va avanti, Trump non è riuscito a fermarla’

Washington, 7 giu. (Adnkronos) – “Trump si è ritirato da Parigi durante il primo mandato, ma il popolo americano è rimasto dentro. Intendo cittadini, sindaci, governatori. Infatti quando ha lasciato la presidenza nel 2021, il 75% della nuova elettricità negli Usa proveniva da fonti rinnovabili, mentre ora è il 90%. Quindi il mercato ha avuto un profondo impatto sulle scelte di Paesi, aziende e leader, e si sta dimostrando redditizio. Trump ha influenzato il ritmo della transizione e ciò è un danno anche per gli Stati Uniti, perché la scienza ci dice che accadranno cose negative se non ci muoviamo abbastanza velocemente. Però non è riuscito a fermarla”. Lo dice l’ex segretario di Stato americano John Kerry ai giornali del gruppo Lena (fra cui Repubblica)

Riguardo alle aziende che cambiano linea, prosegue Kerry, “è troppo presto per dire se e quale sarà l’impatto, ma penso sia deplorevole. Qualche settimana fa, però, il Wall Street Journal ha titolato che ‘La transizione verso l’energia pulita è inarrestabile’. Se lo dicono loro… Trump può fermare il ritmo, ma non ostacolare il livello globale della transizione, che continuerà. La più grande sfida per tutti noi è se ci impegneremo affinché avvenga alla velocità richiesta dalla scienza. E’ importante capire che abbiamo una nuova battaglia da combattere, in cui la scienza deve essere riaccreditata e reintrodotta in modo sensato. Ci ​​riprenderemo, se le persone capiranno il proprio potere. Francia, Germania, Europa e altri Paesi hanno la capacità di fare scienza. Non è diverso dal dibattito sulle esigenze di difesa europee, nel contesto dell’Ucraina. Le persone hanno deciso che dobbiamo spendere di più in difesa, lo stesso deve accadere su oceani e clima. È una questione di volontà politica”.

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