**Camera: microfoni ‘anti comizio’, display fingerprint e Ia, l’aula si rifà il trucco per la ripresa**

Roma, 5 set (Adnkronos) – Mai più Marco Boato. Ma anche Marco Pannella o Giorgio Almirante, soprannominato dai colleghi ‘vescica di ferro’. Nell’aula della Camera, alla ripresa dei lavori dopo le ferie, farà infatti il suo esordio il nuovo sistema audio. Un lavoro complesso di “aggiornamento digitale” che, tra le altre cose, prevede l’introduzione del sistema di temporizzazione dei microfoni: se sforerà sul tempo di intervento che gli viene assegnato, il deputato resterà in pratica senza voce.

Difficile quindi, se non impossibile, replicare le performance di Boato: 19 ore e 5 minuti di intervento in aula nel febbraio 1981. “Sarei tranquillamente andato avanti per un paio di ore, ma venni inondato di bigliettini dei colleghi di tutti i gruppi”, ammise l’allora deputato della Rosa nel pugno. Oppure emulare altri campioni di comizi improvvisati in aula o di vere e proprie maratone oratorie come Pannella e Almirante, autore di un mitico intervento di quasi 10 ore sullo statuto del Trentino.

Il sistema microfonico ‘temporizzato’ viene già utilizzato al Senato. Il funzionamento è semplice e preciso. Qualche secondo prima del termine del tempo assegnato per l’intervento, la luce del microfono inizia a lampeggiare, avvisando l’oratore. Finito il tempo il microfono si spegne e la voce del deputato diventa, quindi, non più udibile se non dai suoi vicini di banco. Al presidente, però, resta assegnata la possibilità di prolungare il tempo di parola e quindi lo spegnimento automatico del microfono.

“L’aula ha uno degli impianti più grandi d’Europa, ci sarà un miglioramento audio e sarà un primo passo verso un aggiornamento di tutto l’eco sistema per un’aula sempre più moderno e vicina ai cittadini”, spiegano i tecnici sulla pagina Facebook della Camera in un reel che illustra i lavori.

Nella loro relazione all’ultimo Bilancio interno i Questori della Camera chiariscono che “è in corso una continua opera di aggiornamento e di potenziamento della strumentazione tecnologica di cui i deputati possono avvalersi”. Installato tra l’88 e l’89, l’impianto microfonico dell’emiciclo iniziava a manifestare i segni del tempo. Dopo circa 35 anni di attività, i pezzi di ricambio erano diventati tra l’altro introvabili. Così, tra maggio e luglio, sono stati effettuati dei lavori preparatori nel ‘sotto aula’. Ad agosto sono stati sostituiti i 670 microfoni sugli scranni.

Tra le curiosità del nuovo impianto, la possibilità per le deputate mamme che si trovano nello spazio per l’allattamento in tribuna di intervenire da lì. Un inedito assoluto per Montecitorio. Nel programma per il triennio 2025-2027, sempre allegato al bilancio di Montecitorio, viene specificato che l’investimento previsto per l'”ammodernamento infrastrutturale e tecnologico dell’Aula” ammonta a 2.560.000 euro.

I lavori previsti, infatti, non si fermano al sistema audio. Nella pausa estiva sono stati rifatti anche i cablaggi per il nuovo sistema di voto, che verrà aggiornato l’anno prossimo. Sono previsti, si legge sempre nel programma 2025-2027, “nuovi terminali dotati di display di maggiori dimensioni” e “una nuova tecnologia di sensori finger print” che consentirà anche funzioni avanzate come “prenotazione degli interventi; esposizione di QrCode con puntamento ai documenti di seduta; visualizzazione della durata degli interventi”.

Ma non è tutto, perché non è solo l’aula della Camera ad essersi rifatta il trucco in vista della ripresa dei lavori. Tra le novità della nuova stagione parlamentare c’è anche un utilizzo più ampio dei sistemi di Intelligenza artificiale. Il progetto, che la presidente del Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione Anna Ascani aveva illustrato a inizio estate, prevede entro la fine del 2025 l’attivazione di alcuni sistemi di assistenza al lavoro dei deputati, a quello di documentazione, pubblicazione e accessibilità degli atti con chatbot sviluppati con alcune partnership con università italiane.

Tra questi, un sistema per la scrittura degli emendamenti, uno per l’elaborazione dei dati e delle statistiche sulla produzione legislativa e uno per l’esplorazione da parte dei cittadini dell’attività della Camera e dei singoli deputati.

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