A Carugate presentata la prima stazione di rifornimento a idrogeno, entro l’anno saranno 5

Milano , 30 giu. – (Adnkronos) – La Lombardia prosegue a passi spediti il suo cammino verso la mobilità sostenibile, con l’apertura di cinque stazioni di rifornimento a idrogeno per l’autotrazione che vedranno la luce entro l’anno e saranno operative a partire dal 2026. Oggi, sulla Tangenziale Est di Milano, a Carugate, è stata presentata la prima delle cinque stazioni, a cui seguiranno una gemella sulla corsia nord, un impianto a Rho e atre due stazioni a Tortona. L’impianto di Carugate sarà in grado di rifornire sia veicoli leggeri che mezzi pesanti, promuovendo l’utilizzo dell’idrogeno come alternativa sostenibile ai carburanti tradizionali. La presentazione di oggi è, come ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, una “tappa fondamentale verso la realizzazione di una rete nazionale dedicata alla mobilità stradale a idrogeno”.

E il progetto si inserisce nel più ampio contesto delle politiche europee per la decarbonizzazione e la transizione verso la neutralità climatica, oltre a rappresentare un contributo significativo verso un sistema di trasporti sempre più innovativo, efficiente e a basse emissioni. L’iniziativa è stata promossa da Milano Serravalle – Milano Tangenziali con l’obiettivo di avviare un modello di mobilità a idrogeno applicato al trasporto su gomma in Italia, a partire da uno snodo infrastrutturale chiave nel cuore della Lombardia: “Noi crediamo molto nell’idrogeno come vettore alternativo per il trasporto sostenibile -spiega il presidente di Milano Serravalle-Milano Tangenziali Elio Catania-. D’altra parte l’idrogeno è stato scelto dall’Europa già da diversi anni e dall’Italia che ha dirottato sull’idrogeno importanti risorse del Pnrr. Non c’è dubbio -osserva- che siamo in una fase iniziale. Occorre costruire una filiera e la filiera è fatta di una rete di distribuzione; oggi noi inauguriamo proprio la prima rete in Italia di distribuzione con questi cinque centri”. La scelta di aprire a Carugate è stata dettata dal flusso del trasporto dal Nord Europa verso il porto di Genova, per intercettare il traffico di merci in tutta Europa: “Qui -avverte Catania- passano due corridoi europei fondamentali, il corridoio 2 e il corridoio 5; noi vogliamo non interrompere quella catena che passando dalla Germania e la Svizzera arriva fino al Mediterraneo, quindi fino a Genova; non possiamo permetterci che l’Italia resti fuori da questo”. L’impegno economico per l’intero set delle 5 stazioni, è costato 55 milioni di euro, con finanziamenti del Pnrr e in parte della comunità europea: “Si tratta di un progetto strategico in cui l’Italia crede e in cui noi, come Serravalle e come gruppo FNM, crediamo molto”.

L’introduzione dell’idrogeno in un percorso di transizione energetica rappresenta un ambito di sviluppo strategico per il Gruppo Fnm, impegnato anche nel progetto H2iseO Hydrogen Valley in Val Camonica, dedicato al trasporto pubblico locale su ferro e gomma. Nell’ambito di H2iseO, entro il primo semestre del 2026, sarà avviato il servizio commerciale dei primi treni a idrogeno in Italia.: “Il piano strategico del Gruppo FNM -spiega il presidente di Fnm, Andrea Gibelli- fissa importanti obiettivi di efficienza energetica e riduzione delle emissioni, da raggiungere attraverso lo sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile”. La rete di stazioni di rifornimento stradale a idrogeno, insieme al progetto H2iseO, rappresenta “un fondamentale passo avanti in questa direzione, che si affianca alle molte altre azioni che il Gruppo sta portando avanti, come il rinnovo delle flotte e l’impegno nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile”. Del resto, ricorda Gibelli, “Per il Gruppo Fnm il progetto idrogeno è iniziato nel 2019; oggi siamo arrivati nel 2025 sapendo che la strategia d’idrogeno per la comunità europea, nel tema della diversificazione delle fonti energetiche rappresenta più del 10% degli obiettivi che la stessa comunità europea si è posta. La società Serravalle si è messa in linea con questi obiettivi e riteniamo che questo sia un piccolo grande passo attorno al sistema delle tangenziali che consentirà alla Lombardia di essere al passo con i tempi”. In tutto, il progetto prevede un investimento complessivo di 55,4 milioni di euro, finanziato da fondi nazionali ed europei stanziati dal Pnrr e dall’Unione europea, nell’ambito del programma Cef Transport Alternative Fuels Infrastructure Facility (Afif) finalizzato alla decarbonizzazione dei trasporti lungo la rete Ten-T (Trans-european transport network).

L’obiettivo è creare una rete di trasporti integrata, multimodale e sostenibile in tutta l’Europa: “Noi -sottolinea l’amministratore delegato di Mise, Ivo Roberto Cassetta- contribuiamo con impegno a rendere il territorio sempre più sostenibile, attraverso progetti che generano valore per l’ambiente e le comunità, anche a livello nazionale ed europeo. La realizzazione della nuova stazione a idrogeno di Carugate Est conferma questa visione, fondata innanzitutto su ricerca e innovazione finalizzata alla mobilità sostenibile con l’ampliamento dell’offerta di risorse energetiche carbon neutral” In questa prospettiva, è fondamentale accelerare lo sviluppo delle infrastrutture per l’utilizzo dell’idrogeno come carburante a zero emissioni dirette con lo scopo di ridurre gli inquinanti atmosferici lungo i principali corridoi stradali del Nord Italia, promuovere una mobilità sostenibile su lunga distanza e rafforzare la rete europea dei combustibili alternativi, in linea con gli obiettivi di neutralità climatica stabiliti a livello comunitario.: “Ringrazio Serravalle e il suo board, Regione Lombardia ed Fnm, oltre i parlamentari e i tanti sindaci che sono qui per dimostrare quanto questa innovazione sia un’innovazione attesa -ha detto il sottosegretario con delega alla programmazione economica, Alessandro Morelli-; del resto il mondo sta andando anche in questa direzione.

E -sottolinea- dico ‘anche’ perché il nostro mantra deve essere la neutralità tecnologica, ma non dobbiamo innamorarci di un tipo di carburante rispetto ad un altro. Avendo dei valori profondamente liberali, e soprattutto cancellando l’ideologia, noi dobbiamo presentare tutte le proposte che il mercato mette a disposizione di famiglie e imprese”. Per questa ragione “l’investimento di Regione Lombardia è coerente con le aspirazioni del governo, di permettere a tutti di scegliere il proprio strumento di mobilità e di trasporto migliore. E questo non è solo un interesse delle aziende, ma anche un interesse pubblico”. Attualmente in Europa si contano oltre 250 stazioni di rifornimento, con oltre 200 in fase di programmazione.

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