1 maggio, La Fauci (Confsal): “Sicurezza non sia promessa per oggi ma realtà concreta”

Napoli, 1 mag. (Adnkronos) – “La sicurezza sui luoghi di lavoro non può essere più una promessa da primo maggio, buona solo per i titoli dei giornali o per i discorsi di circostanza. Deve diventare una realtà concreta, quotidiana e verificabile. Basta con le chiacchiere: ogni giorno in Italia si registrano incidenti, feriti e morti sul lavoro. È un bollettino di guerra inaccettabile per un Paese civile. A ogni parola devono seguire fatti”. Lo ha dichiarato Rosalba La Fauci, vice segretario nazionale della Confsal, a margine della Giornata del Lavoro promossa dalla confederazione in piazza del Plebiscito a Napoli.

“La Confsal porta avanti tutto l’anno il tema della sicurezza – ha aggiunto – e chiediamo un impegno serio, strutturale e immediato: servono controlli veri, formazione continua, responsabilità precise. Non possiamo accettare che la sicurezza venga considerata un costo da tagliare. La vita delle lavoratrici e dei lavoratori vale più di ogni profitto. È necessaria una vera concertazione tra tutte le parti in causa”.

La Fauci ha ribadito la richiesta di un “piano nazionale per la sicurezza, fondato su investimenti, assunzione di ispettori, prevenzione e sanzioni efficaci. Servono strumenti, ma soprattutto la volontà politica e sociale di dire basta all’indifferenza. Non c’è dignità nel lavoro se il lavoratore non sa se tornerà a casa la sera. La sicurezza non è un dettaglio: è un diritto, e va garantito sempre, ovunque e per tutti”.

Riferendosi infine alle risorse annunciate ieri dal Governo, ha commentato: “Qualunque risorsa in più è sempre un fatto positivo. Apprezziamo la presa di coscienza che l’Inail possa destinare fondi alla sicurezza. Così come riteniamo importante l’attenzione alla cultura della sicurezza già a partire dai banchi di scuola, attraverso l’educazione civica. Le nostre proposte si basano su analisi serie e concrete. La sicurezza non deve avere bandiere politiche: l’interesse del lavoratore deve essere l’unico obiettivo comune”.

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