Stampanti 3D all’asilo: Lorenzo Guasti vince la tappa sarda del talent dell’innovazione Digital Championship

Bambini che per un anno hanno costruito i loro giocattoli preferiti con una stampante 3D. Sembra fantascienza invece è il divertimento, serissimo e reale, di 200 alunni di alcune scuole dell’infanzia sparse sul territorio nazionale grazie all’impegno di Lorenzo Guasti ricercatore tecnologico di Indire (l’istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa del Ministero dell’Istruzione) e alla collaborazione d’insegnanti e genitori.

L’idea, che ha messo assieme creatività e informatica, è stata illustrata nel corso della seconda tappa di Digital Championship promossa dall’associazione Digital Championship e da Telecom Italia per scovare e promuovere le eccellenze digitali italiane. «L’intero percorso – spiega Guasti, campione digitale di Sesto Fiorentino – è basato sulla co-progettazione con le maestre e proprio questo dialogo costante ha permesso ai bambini di apprendere, giocando, nuove abilità tecniche riuscendo contemporaneamente a familiarizzare con concetti complessi come la prospettiva. Sinora siamo attivi in sette scuole ma abbiamo già molti contatti con altre realtà anche in Sardegna».

Nella sala Zappi del palazzo Telecom di via Calamattia una giuria di quattro esperti (Marcella Logli- direttore Corporate Social Responsibility di Telecom, Francesco D’Angelo – responsabile mercato business Centro Italia di Telecom, Francesca Ghirra – presidente della commissione Cultura del Comune di Cagliari, Carlo Mancosu – co-fondatore e responsabile della comunicazione di Sardex) ha valutato cinque idee di talenti provenienti da Sardegna, Lazio e Toscana. Tutte con un denominatore comune: la capacità di coniugare cultura digitale e innovazione sociale. L’innovazione, infatti, non è stata fine a se stessa ma ha prodotto effetti benefici tangibili sulle comunità di riferimento. Come nel caso di Social Lending, piattaforma di prestito sociale per i giovani immigrati messa in piedi dalla frusinate Ida Meglio o di BioHack Academy, metodo di condivisione sul territorio della pratica scientifica legata alla microbiologia spiegata dal romano Leonardo Zaccone.

All’appuntamento cagliaritano, coordinato dal Digital Champion per l’Italia Riccardo Luna, anche due pratiche innovative interamente pensate in Sardegna: Sardu pro Pipius il laboratorio d’informatica per catturare l’attenzione dei bambini tra i 3 e i 10 anni nato dalla genialità del sanlurese Davide Costa e Liberos, rete sociale di scrittori, editori, librerie, biblioteche, associazioni culturali, festival e altri professionisti dell’editoria, spiegata da Laura Fois.
Dopo Cagliari, il tour Digital Championship -che è partito da Torino nel mese di aprile – proseguirà ad Ancona, Palermo, Padova e Napoli. La chiusura a Roma dove si sfideranno le idee vincitrici di ciascuna tappa.

Giovanni Runchina

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