Gli scienziati di tutto il mondo sono stati invitati a partecipare al Programma di Ricerca Earth Telescope (Ingv-Et), un progetto interdisciplinare voluto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Si tratta di un progetto volto a rispondere alle domande fondamentali sul funzionamento del nostro Pianeta per migliorare la nostra capacità di scrutare il nostro mondo, dall’interno della Terra fino alla ionosfera.
“Con Earth Telescope l’Ingv – si legge in una nota – lancia la sfida alla piena comprensione della dinamica del Pianeta, con particolare attenzione rivolta al ruolo svolto dall’astenosfera, lo strato più superficiale del mantello terrestre, nel controllo della dinamica delle placche e della generazione di magma. Nonostante l’astenosfera influenzi significativamente i processi crostali, la portata del suo impatto sull’idrosfera e sull’atmosfera è ancora poco conosciuta”.
Il programma Ingv-Et punta, quindi, ad approfondire la conoscenza di questi aspetti fondamentali studiando i processi e i fenomeni geologici su varie scale spazio-temporali e sviluppando tecniche avanzate per migliorare le capacità di monitoraggio della Terra.
Con il lancio della call i ricercatori, nazionali e internazionali, sono chiamati a proporre, progettare e pianificare le tecnologie e le metodologie di domani, consentendo un salto di qualità che, allo stato della conoscenza, è ormai indispensabile. Le proposte scientifiche sono articolate in tre linee di ricerca denominate Sakura, Tesi e Demetra. La call è aperta agli scienziati di Scienze della Terra, Geofisica, Sismologia, Vulcanologia, Geologia, Geochimica, Geodesia, Telerilevamento, Matematica applicata, Informatica e Intelligenza Artificiale.
Earth Telescope rappresenta un grande valore aggiunto per la candidatura di Sos Enattos che potrebbe diventare non solo il cuore pulsante della ricerca italiana sulle onde gravitazionali grazie ad Et, ma anche il luogo ideale per ospitare scienziati e strumenti in grado di svelare quello che ancora non sappiamo dell’interno della Terra.
Massimo Sechi