Science 2 Day, la tecnologia che fa emozionare: con robot e virtual reality

Al parco tecnologico di Pula, a pochi chilometri da Cagliari, si è conclusa la due giorni “Science 2 Day“, iniziativa di divulgazione scientifica dedicata a far appassionare i più giovani ai temi della tecnologia e dell’innovazione, promossa da Sardegna Ricerche e finanziata dall’assessorato regionale alla Programmazione.

Le giornate si sono svolte presso il 10Lab – il nuovo spazio interattivo dedicato alla divulgazione della scienza e dell’innovazione – all’ingresso del Parco tecnologico. Durante la due giorni sono stati messi in evidenza i lati emozionanti, creativi e giocosi della materia con l’obiettivo di far avvicinare i giovani e il largo pubblico grazie a seminari, eventi musicali, performance e spettacoli scientifici e teatrali.

Valter Songini, responsabile del settore Comunicazione e divulgazione scientifica di Sardegna Ricerche ha spiegato gli obiettivi: “Il senso è quello di avviare un percorso che porti alla realizzazione sempre più frequente di iniziative di divulgazione scientifica con l’obiettivo di avvicinare in particolare i ragazzi alle tematiche dell’innovazione e della tecnologia facendo capire in maniera diversa l’importanza di essere al passo con l’Innovazione”. Ha poi aggiunto: “Da molti anni vengono accolti presso il parco scientifico gli studentidelle scuole e si sentiva l’esigenza di creare una struttura del parco dedicata in modo permanente alla divulgazione della scienza e della tecnologia. L’edificio 10 chiamato “10Lab spazio interattivo per la scienza e l’innovazione” risponde proprio a questa esigenza”.

Durante le due giornate è stato possibile provare in prima persona le tecnologie di ultima generazione attraverso  IMG_1471la Virtual Reality Room del CG3Lab dell’Università di Cagliari, che ha permesso di viaggiare in modo multimendisonale con gli oculus rift, e anche provare la gamification applicata alla realtà virtuale ed al fitness con “rift a bike”. Si è potuto interagire con la tecnologia Social Wall del CRS4, pareti touch 3D interattive, ma anche conoscere il robot Nao, l’umanoide della Scuola di Robotica di Genova, ambasciatrice della robotica per l’uso didattico in Italia, il suo ambiente di programmazione, le sue caratteristiche tecniche ma anche comprendere gli importanti aspetti etici, legali e sociali che l’uso di questi robot porranno in futuro.

L’importanza di eventi come questi è stato sottolineato anche da Emanuele Micheli, della scuola di Robotica di Genova, durante il suo seminario “Humanoid and us” che con forza ha evidenziato il bisogno di “preparare le future generazioni per interagire con le macchine per non diventarne schiavi, come magari sta succedendo con i cellulari, ma per diventare creatori”.

Giornate ricche di approfondimenti, giochi scientifici ed esperimenti ma anche spettacoli teatrali con “l’orchestra di Einstein” che in collaborazione con l’associazione culturale “Laboratorio Scienza” ha coinvolto il pubblico con exhibit, giochi e animazioni, alla scoperta della fisica del suono. Musica, armonia e ritmo ottenuti con cannucce, tubi, elastici, bottiglie e altri oggetti che si sono trasformati in inaspettati strumenti musicali. La “Scuola di pasta” ha fatto riscoprire ai più piccoli la manualità legata all’alimentazione e i tempi giusti per impastare ma si è anche parlato di sostenibilità con i forni solari, dispositivi in grado di concentrare la luce del sole ed utilizzarla per fini alimentari.

Uno spazio è stato dedicato alla rete sarda di comunicatori scientifici chentuconcas (cento teste per la scienza), che ha presentato le attività al vasto pubblico, ed un altro alla stampa 3D che con le nuove prospettive, mostrate con due macchine, ha fatto vedere parte del suo potenziale.

Durante la serata di sabato sono stati resi noti i vincitori del premio “Scienza che passione” il contest dedicato ai progetti di divulgazione scientifica per le “scuole” e per il “largo pubblico”. Rispettivamente i premi sono stati vinti da “Teatro Impossibile” con il progetto “Neuroni connessi, usa la rete con la testa” e “Mareterra Onlus” con il progetto “Fattori di scala”.

Il finale della due giorni è stato affidato a “Teatro Impossibile” che con Orlando#Furioso ha fatto toccare con mano l’integrazione tra arte e hi-tech. Il poema cavalleresco di Ludovico Ariosto reinterpretato con nuove forme di interazione con il pubblico.

Alessandro Ligas

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