Sardinia Code Week: il codice che connette l’Isola da nord a sud

È partita la Sardinia Code Week, la settimana dedicata ad imparare le basi della programmazione. Anche quest’anno, dopo il grande successo dell’anno scorso, l’Associazione Sardegna 2050 e l’Open CampusTiscali hanno aderito alla Settimana Europea della Programmazione, la “Europe Code Week 2015”, che si svolge in tutta Europa dal 10 al 18 ottobre con un ciclo di eventi e laboratori gratuiti rivolti a diverse fasce d’età, negli spazi concessi a titolo gratuito ai promotori in tutta la Sardegna.

Raffaella Sanna,dell’Associazione no-profit Sardegna 2050, una delle promotrici dell’evento, ci ha raccontato: “l’anno scorso era stata semplicemente CagliariCodeWeek, con 16 laboratori di programmazione gratuiti e un convegno… La sfida di quest’anno era animare tutta la Sardegna”.

“All’inizio – aggiunge Raffaella Sanna – eravamo partiti con un’ipotesi “small”, con 6-8 laboratori sparsi sul territorio. Pensavamo che sarebbe stato difficile coordinare città diverse… Meglio puntare a qualcosa di distribuito e piccolo ma sostenibile per le poche forze di noi volontari, che lavoriamo a queste cose sempre a notte fonda, nei ritagli di tempo e nei weekend. Ma la voglia di far qualcosa per gli altri e di diffondere il coding il più possibile evidentemente è contagiosa. E allora eccoci in questa edizione con 38 laboratori, più 1 convegno sulle Competenze Digitali, sparsi in tutta la regione e con 10 comuni coinvolti.”

La mappa. Alghero, Sassari, Arborea, Nuoro, Dorgali, Cala Gonone, Sanluri, Assemini, Quartu Sant’Elena e Cagliari. Ecco l’elenco dei comuni coinvolti nella maratona del codice, che, in questi giorni hanno intrapreso la loro corsa.

Uno degli aspetti più interessanti è stato il ruolo abilitatore (oltre che attuatore) di Sardegna2050. Ci racconta Raffaella Sanna: “Abbiamo coinvolto le persone che hanno aderito all’iniziativa fornendo gli stimoli giusti che hanno consentito di far attivare una catena di persone nella realizzazione degli eventi”. Un esempio virtuoso di come in Sardegna fare rete funzioni e sia una grossa opportunità per lo sviluppo: “Le persone avevano solo bisogno di essere più connesse tra loro, ed è quello che abbiamo ottenuto”.

Diverse sono le possibilità che si avranno, per chi ha già qualche base di programmazione, ma anche per chi è a digiuno, sarà possibile imparare User Experience Design, HTML e CSS, PHP, Python, Reactive web Application, Behavior Driven Development, Google Apps Script, AngularJS e sistemi di domotica. Ma anche Seo, tecnologie 3D.

Sabato mattina presso lo spazio di Coworking Hub/Spoke si è svolto, ad esempio, il laboratorio di sessione pratica alla scoperta di OpenStreetMap#! durante il quale si sono introdotti gli studenti all’uso della piattaforma di mapping collaborativo OpenStreetMap fornendo le basi necessarie per utilizzare gli strumenti di mapping e dare quindi un contributo alla più grande mappa libera del mondo. Andrea Zedda, dell’associazione Sardinia Open Data, che ha coordinato la giornata formativa, ha raccontato che “sono diversi gli usi che si possono fare della mappa libera come scopi umanitari, commerciali, divulgativi, organizzativi … e chiunque la può utilizzare anche la pubblica amministrazione. È importante che ci siano nuovi mappatori in quanto sono delle risorse importanti perché ognuno di loro può far parte del progetto con le sue conoscenze della zona dove vive. Durante la giornata un partecipante ha mappato, ad esempio, il quartiere del Poetto, altri due ragazzi Assemini, ed un altro ancora, appassionato di trekking, ha mappato i sentieri di montagna, questo solo per citarne alcuni. Ma sono tantissimi gli elementi geografici mappabili”.

HubSpoke Codeweek2015

 

La digitalizzazione e la conoscenza del codice sono l’abbecedario delle professioni future, la Commissione Europea, da questo punto di vista sta intervenendo con molteplici opportunità di azione e sviluppo. Concetto questo sottolineato anche da Marco Pischedda, co-founder e community manager di Hub/Spoke,che ci ha detto “la digitalizzazione sta cambiando il mondo del lavoro rendendo le competenze di programmazione un vero elemento distintivo per i lavoratori di oggi, e ancora di più nel futuro. Ad oggi si vendono enormi quantità e tipologie di beni tecnologici, ma non ci si preoccupa di dare adeguata formazione sui come utilizzarli al meglio, soprattutto per le nuove generazioni che hanno enormi potenzialità ma non guide all’altezza che le aiutino a sfruttarle. Eventi come la Sardinia Code Week sono chiamati ad assolvere questo importante compito, e lo fanno sempre meglio e con maggiore copertura, inserendosi in spazi troppo poco battuti. Come Hub/Spoke ci impegniamo in prima linea per far crescere il territorio, e trovare occasioni per rafforzarne le competenze e allargarne gli orizzonti è un concreto primo passo, su cui intendiamo investire sempre di più in futuro”.

La Sardinia Code Week è un evento reso possibile grazie alla partecipazione di tantissimi volontari . Ecco chi sono: Sardegna 2050, Open Campus Tiscali, Hub/Spoke, Tiscali, Ufficio Trasferimento Tecnologico dell’Università degli Studi di Sassari, AILUN, Sardinia Open Data, LIUC-Università C.Cattaneo, Guide Me Right, Nordai, Coder Dojo Cagliari, Neatec, WinePIX, Carlo Parodo, Abinsula, SARDU, Sist.El Informatica, Oligamma, Jservice, RealT, Inoke, Digital Champions Sardegna e tanti programmatori, studenti e insegnanti volontari, che col Patrocinio del Comune di Alghero, sono riusciti tutti insieme a rendere possibile “un incredibile ed inaspettato risultato!” conclude Raffaella Sanna “è emozionante vedere la Sardegna connessa da nord a sud verso un unico obiettivo, con una forza dal basso che rende reali cose che sembravano impossibili! emozionante come solo le cose collettive sanno essere!”.

Alessandro Ligas

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