Federica Govoni è stata nominata direttrice dell’Osservatorio astronomico di Cagliari. È la prima donna a ricoprire l’incarico. Il suo mandato durerà tre anni e sarà rinnovabile. “La nomina arriva in un momento storico molto importante per l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), in cui, dopo una lunga fase di rinnovo tecnologico, il Sardinia Radio Telescope si prepara a tornare pienamente operativo per osservare il cielo con strumenti di eccellenza mondiale”, si legge in una nota.
La Govoni è un’astrofisica che svolge “ricerche scientifiche nell’ambito dello studio di particelle relativistiche presenti in galassie e filamenti cosmologici”, spiegano ancora dall’Osservatorio. “Ho il privilegio di essere parte dell’Inaf dal 2005. In tutti questi anni ho avuto modo di apprezzare lo spirito di unione del personale, la cordialità dell’ambiente di lavoro e la potenzialità di crescita dell’Osservatorio. Siamo infatti una struttura composta da personale giovane e motivato con una grande varietà di interessi scientifici e tecnologici.
Abbiamo inoltre l’onore di gestire il Sardinia Radio Telescope, un radiotelescopio tra i più innovativi e performanti d’Europa e, in ragione degli ultimi aggiornamenti tecnologici, del mondo”.
La Govoni subentra ad Emilio Molinari (con lei nella foto di copertina). La cerimonia si è svolta a fine luglio. Il direttore uscente ha simbolicamente consegnato le chiavi dell’Osservatorio, fatte realizzare per l’occasione dai laboratori tecnologici.
“Sono stati anni di lavoro molto intenso – ha detto Molinari – e di transizione tecnologica per il nostro osservatorio e per il Sardinia Radio Telescope, per il quale sono stati approntati, proprio grazie al lavoro di Federica Govoni e di uno straordinario team di lavoro di oltre sessanta persone da varie sedi dell’Inaf, cambiamenti e miglioramenti davvero spettacolari a livello di ricevitori e di nuove frequenze osservative. In questi anni avremmo sicuramente voluto osservare un po’ di più il cielo, ragione per cui sono venuto qui, in prima linea con un telescopio. Ma sappiamo di aver fatto un grande lavoro di preparazione per un salto tecnologico dell’antenna che aspettavamo da tempo. Ora sarà la nuova direzione, a cui faccio i miei più sinceri auguri, ad occuparsi della ripartenza di questo grande strumento”.
