Nichi Grauso e Video On Line: 30 anni fa la rivoluzione di internet partiva anche dalla Sardegna

di Umberto Zedda

A distanza di trent’anni, l’intuizione che Nicola “Nichi” Grauso ebbe con la creazione di Video On Line continua a essere un punto di riferimento per la storia del web e della musica in streaming. Era il 16 febbraio 1995 quando dal Teatro Comunale di Cagliari venne trasmesso in diretta streaming il primo concerto della storia: sul palco la cantautrice Mariella Nava, da casa il pubblico che poteva interagire con lei in tempo reale. “Misi in rete la mia musica ed il primo video di una canzone inedita dal titolo ‘Un ballo con te’ pubblicato e distribuito unicamente in rete e non su disco, come si faceva fino ad allora”, ha dichiarato all’Adnkronos la cantautrice. 

Come precursore di ciò che sarebbe venuto dopo, Video On Line è stato il primo servizio a rendere Internet accessibile al grande pubblico. Tra i primi Service Provider italiani, riuscì a offrire un servizio moderno agli utenti della rete. “Fino a quel momento, in Italia, nessuno ancora aveva sentito parlare di ‘connessione’ – continua Nava – e nessuno aveva mai immaginato che potesse esserci una rete, attraverso cui collegare i nostri computer comodamente dagli uffici, da casa, e lavorare, studiare, chattare, seguire le nostre passioni musicali, artistiche, letterarie, leggere notizie in tempo reale e perfino partecipare a concerti. Nicola Grauso lo pensò e lo concretizzò”.

Video On Line venne annunciato il 3 dicembre del 1994 da Grauso all’Hotel Principe di Savoia a Milano. Fin da subito l’imprenditore ed editore sardo capì l’importante che internet poteva avere: “Quando mi parlarono di Internet la prima volta, capii subito che avevamo davanti un nuovo media. A quei tempi i computer erano presenti solo in qualche azienda e inesistete in ambito familiare – ha spiegato Grauso come riportato dall’Adnkronos -. Quando il premio Nobel Carlo Rubbia mi disse: ‘ogni 18 mesi dimezzano i costi dei computer e le prestazioni raddoppiano’ cambiò lo scenario. Misi dunque insieme il gruppo che avrebbe creato Video On Line, e con Mariella Nava nacque il progetto che portò al primo concerto in streaming della storia, qualcosa sino ad allora inimmaginabile”. 

Video On Line fu apripista di ciò che ora sembra scontato, la vita in rete ma continua Grauso “lo si deve a quelle esperienze primordiali che non avevano un ritorno economico ma che inseguivano l’idea che ci sarebbe stato un modo più veloce e funzionale di comunicare. Oggi posso dire che è successo anche grazie a noi”, conclude. Il provider nato in Sardegna portò nelle case VoilMail, il primo servizio di webmail commerciale al mondo; diede la possibilità di votare online durante il Festival di Sanremo e come già detto capofila dei servizi in streaming interattivi. Non solo, la creatura di Grauso venne resa disponibile in 26 lingue diverse e portò la sua visione pionieristica in città di tutto il mondo, da New York a Mosca, da Pechino a Londra. Il successo del progetto lo portò a essere l’unico network non americano invitato alla fiera della telematica nella Silicon Valley. Nel 1996, l’avventura di Video On Line si concluse con la vendita a Telecom Italia, ma il suo contributo rimane una pietra miliare nella storia di Internet e della Sardegna.

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