La realtà virtuale per i dati sui pazienti, l’idea di una studentessa cagliaritana

Sfruttare il riconoscimento facciale e la realtà aumentata per navigare tra le informazioni delle cartelle cliniche. È l’utilizzo di un progetto pensato per l’utilizzo nelle corsie degli ospedali in modo da non impegnare le mani dei medici con altri dispositivi. Di fatto, attraverso il riconoscimento facciale, l’applicazione identifica il paziente, permettendo al medico di visualizzare le informazioni della sua cartella clinica come ologrammi direttamente sul corpo del paziente. Il progetto è stato elaborato da Vittoria Frau, studentessa del corso di laurea magistrale in Informatica dell’università di Cagliari, che lo ha sviluppato come lavoro finale del corso di ‘User interface technologies’ tenuto dal ricercatore, Davide Spano.

E proprio lei è stata scelta per partecipare a un importante evento internazionale per il supporto alla ricerca svolta da studentesse in Computer science: parteciperà al congresso WomENcourage, l’evento internazionale che comincia lunedì 16 settembre a Roma. Il congresso è dedicato al supporto alla ricerca svolta da studentesse nel campo dell’Informatica ed è organizzato dall’Acm, la più importante organizzazione accademica internazionale in questo ambito, che ogni anno assegna il premio Turing, corrispondente al Nobel nella disciplina. La studentessa ha inviato al congresso un articolo sul lavoro e un poster, che è stato accettato ed è entrato nella shor tlist dei top 25. Il migliore sarà poi scelto e annunciato durante il congresso. “Si tratta di un riconoscimento tra i tanti che i nostri ricercatori e studenti conseguono – commenta Gianni Fenu, delegato Ict di Ateneo – che mostra quanto l’università di Cagliari accresca quotidianamente la propria reputazione nel settore”.

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