La app dice cosa è meglio coltivare: in 4 zone dell’Isola hanno azzeccato la vocazione

Sardinia Lands è la piattaforma di Agris e Crs4 che dice cosa è meglio coltivare in un determinato territorio. Agris è l’agenzia regionale che si occupa di innovazione, mentre il Centro di ricerca è specializzato nello sviluppo della tecnologia a supporto degli studi e delle scienze. Dagli esiti di Sardinia Lands si può intanto dire con certezze che quattro zone della Sardegna non hanno sbagliato vocazione.

Infatti: la Nurra è il territorio ideale per coltivare l‘ulivo, Arzana e Loceri sono perfetti per il mandorlo, Muravera per gli agrumi, Pula per la vite. Nella pratica, seppure non si tratti di attività economiche prevalenti, già succede che ciascuna delle specie indicate venga coltivata nei rispettivi territori. Tanto che i dati sono stati raccolti in partnership con aziende agricole attive. Ma l’utilità della piattaforma è aiutare la selezione della coltura più adatta laddove non è stata ancora sperimentata.

Le vocazioni della Nurra così come quelle di Arzana, Loceri, Muravera e Pula sono state al centro di Sardinia Lands, progetto portato avanti da Agris e Crs4 con la collaborazione di Arpas, l’agenzia per l’ambiente. La presentazione dei risultati è avvenuta questa mattina a Cagliari.

Per valutare e individuare le migliori caratteristiche dei terreni e analizzarle con l’obiettivo di scegliere la coltura più adatta, sono state utilizzate tecnologie avanzate che comprendono quelle aerospaziali. “I dati, studiati ed elaborati, sono stati integrati nella piattaforma utile a supportare le decisioni per una pianificazione strutturata del territorio”, hanno spiegato i tecnici. Ciò ha così permesso “tutelare e valorizzare gli agrosistemi locali, tenendo conto dei cambiamenti climatici in corso”.

Sulle quattro macro-aree individuate sono state compiute oltre 24 rilevazioni satellitari e 30 con l’utilizzo dei droni. Il tutto in otto aziende agricole coinvolte nel progetto. “Siamo particolarmente soddisfatti del lavoro svolto dai nostri ricercatori in collaborazione con Agris Sardegna – ha sottolineato Giacomo Cao, amministratore unico Crs4 -. Auspichiamo che le metodologie sviluppate possano trovare significative occasioni di applicazione nell’isola”.

“Per la creazione della piattaforma Sardinia Lands, che è open source, è stato utilizzato un modello basato su un set di strumenti (mappe di capacità d’uso del suolo, analisi di dati satellitari, dati storici climatici, bioclimatici e agronomici) che consente di rappresentare la vocazione agricola su ampia scala”, ha spiegato Daniela Satta, responsabile scientifica del progetto.

Nello specifico delle metodologie utilizzate, le attività hanno riguardato l’analisi geo-spaziale del territorio attraverso la combinazione di dati pedologici e bioclimatici. L’obiettivo finale del progetto è lo sviluppo di un sistema di agricoltura sostenibile, che nel concreto si attua attraverso il passaggio a metodi di coltivazione innovativi, l’uso efficiente delle risorse naturali, la sostenibilità delle produzioni.

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