Glaamy, la app sarda per parrucchieri ed estetisti alla conquista del mercato italiano

Prima quattordici mesi di sperimentazione a Cagliari, poi l’approdo a Milano a metà aprile, entro l’anno l’espansione nelle principali città italiane: Torino, Bologna e Roma. Punta a conquistare una fetta importante del mercato italiano Glaamy, la app gratuita per smartphone Android e IPhone che permette di prenotare i trattamenti di bellezza in modo semplice e veloce.

È sufficiente registrarsi alla piattaforma cercare ciò che interessa; il software ideato dalla startup nata in Sardegna fornisce l’elenco dei saloni disponibili nella fascia oraria desiderata con una serie d’informazioni aggiuntive: distanza, descrizione della prestazione, prezzo e voto da parte di altri utenti; con pochi clic s’invia un avviso al professionista che, a sua volta, conferma la ricezione ricevendo una notifica sul cellulare o sul telefono fisso mediante un messaggio vocale.

«Abbiamo messo insieme domanda e offerta- afferma la fondatrice Cinzia Carta, passato lavorativo nel settore delle risorse umane e un’esperienza a San Francisco cuore dell’innovazione – e contribuito a informatizzare un settore nel quale c’erano pochissimi operatori in rete». Glaamy ha bruciato sul tempo la concorrenza con un sistema last minute: «Siamo stati i primi a creare un’applicazione per dispositivi mobili. Con Glaamy si ottimizza il tempo; gli operatori possono riempire le fasce orarie sguarnite mentre i clienti hanno l’opportunità di fissare un appuntamento quando possono e in modo certo. Gli utenti non pagano alcunché, tratteniamo un euro per ciascuna prenotazione ai titolari delle attività. Stiamo comunque pensando di aumentare la gamma dei servizi. Per ora verifichiamo la regolarità del salone (licenza e partita iva) e ci occupiamo dei contenuti editoriali e della grafica sull’app per renderla sempre più chiara e accattivante».

Attualmente tra Cagliari e Milano sono oltre 40 gli operatori che usufruiscono della vetrina virtuale di Glaamy e circa 3 mila utenti hanno scaricato e usato l’applicazione. La novità ha ingolosito diversi investitori italiani e stranieri e alcuni colossi del settore come Exagon; il gestionale per parrucchieri – con oltre seimila clienti – ha stretto una partnership con l’azienda cagliaritana che è all’interno dell’incubatore The Net Value. «Entro fine mese concluderemo l’integrazione tra le due tecnologie potendo contare sull’esperienza e il prestigio di un operatore presente sul mercato da più di 15 anni e radicato in tutta Italia».

Il team (Cinzia Carta, Pamela Matzuzzi, Gianfranco Frau, Riccardo Atzeni, Luca Piras e Serena Orizi) lavora a un progetto ancora più ambizioso: l’espansione all’estero. Forte di numeri notevoli: «In Europa il giro d’affari del settore bellezza è di molte decine di miliardi di euro. Solo in Italia per acconciatura ed estetica si spendono ogni anno 10 miliardi di euro, stiamo parlando del quarto mercato dopo Germania, Francia e Regno Unito; le imprese nel nostro Paese sono oltre 140 mila con circa 240 mila addetti, i clienti 43 milioni, donne per la gran parte. Conquistare anche una fetta piccola di questa torta avrebbe un impatto economico notevole». Salto che avrebbe impatto positivo pure sull’occupazione: «Se il piano di sviluppo dovesse andare a buon fine, procederemo ad altre assunzioni, sempre nell’isola, dove le professionalità non mancano».

Giovanni Runchina

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