“Giovani, sinergie, ascolto e concretezza”. Così Gabriele Ferrieri (nella foto), presidente della Associazione Nazionale Giovani Innovatori (ANGI), e cofondatore di iCarry, elenca i pilastri portanti dell’organizzazione non profit interamente dedicata all’innovazione, nata per sostenere le giovani generazioni e creare una cultura del cambiamento tra privati, aziende e istituzione al fianco della comunità europea. Dopo la tappa del 25 gennaio scorso alla Camera dei Deputati e quella negli Uffici del Parlamento Europeo, a Milano il 20 febbraio, il 13 aprile l’Angi sarà a Cagliari nei locali della Fondazione di Sardegna, per presentare il suo piano per lo sviluppo del sistema dell’innovazione sardo insieme ad alcune delle più importanti eccellenze del territorio. Gli argomenti della giornata saranno le logiche di sistema, le sinergie e i programmi concreti sviluppati in cooperazione con le istituzioni, le scuole, le università e le imprese. “Occorre operare in logiche sinergiche – sostiene Ferrieri – portando avanti programmi efficaci e mirati. In questo contesto Angi si pone come punto di riferimento dell’innovazione in Italia e nel mondo, valorizzando i giovani e promuovendo lo sviluppo del nostro Paese”. La tappa sarda è organizzata sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna.
Perché nasce la vostra associazione nazionale e che obiettivi si pone?
La nostra associazione nazionale nasce con il preciso scopo di supportare i giovani, favorendo l’inclusione e l’aggregazione giovanile, mettendo al centro le tematiche del mondo dell’innovazione, sviluppandole in tutte le sue declinazioni. Alcuni tra i maggiori esponenti della classe dirigente e della società civile hanno deciso di riunirsi sotto il manifesto comune della mission che Angi intende perseguire: proporsi in Italia e nel mondo come il punto di riferimento dell’innovazione per i giovani, diffondendo il tema della cultura, della formazione, delle nuove tecnologie e sviluppando sinergie in maniera trasversale tra privati, scuole, università, aziende, associazioni categoria e istituzionali nazionali ed internazionali. E proprio grazie al supporto della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, al sostegno di un entourage di parlamentari italiani di diversa estrazione politica e dal prezioso contributo dei membri della nostra organizzazione, Angi ha gettato solide basi per il perseguimento della sua mission, rendendo tutto questo possibile.
Quali sono le vostre parole chiave? Come si declinano in Sardegna?
Le nostre parole chiave sono giovani, innovazione, ascolto e concretezza. Punto per noi fondamentale è dare effettivi risultati e misurare quelle che saranno le nostre azioni in termini di ricaduta positiva sul territorio. In particolare per la Sardegna, vogliamo aprire un dialogo propositivo con il maggior numero di attori presenti sul territorio, evidenziando le principali necessità dei giovani e valorizzando ulteriormente le buone pratiche finora messe in atto. Per fare tutto ciò ci aspettiamo supporto e soprattutto ascolto sia dalle istituzioni che dalle imprese.
Venerdì durante il convegno “Innovazioni ed eccellenze dell’ecosistema sardo” presenterete il vostro piano per lo sviluppo dell’ecosistema innovazione sardo insieme ai giovani e alla comunità europea. In cosa consiste? Può anticipare qualcosa?
Per raggiungere veri risultati occorre fare sinergia e per questo abbiamo promosso questo importante summit radunando alcune delle più importanti figure del mondo innovazione sardo. E’ nostro desiderio portare le eccellenze del territorio sardo in ottica di sistema sia in Italia che in Europa. Modus operandi che stiamo utilizzando anche in altre regioni italiane che per prime hanno accolto il nostro richiamo e la regione Sardegna è proprio una di queste.
Quali sono le attività che avete previsto per il 2018 nell’Isola?
Con il supporto dei vari attori del territorio prevediamo di portare avanti, come fatto per altre aree territoriali, attività per la seconda metà del 2018, così riassumibili: sinergia e dialogo tra i principali innovatori sul territorio per favorire maggiormente lo sviluppo e la crescita del territorio sardo, volto anche a favorire la partecipazione attiva dei cittadini; programmi di alta formazione in collaborazione con le università sarde per colmare il gap tra quelle che sono le competenze acquisite dagli studenti e quelle che sono effettivamente le competenze richieste dalle aziende; dffusione a livello internazionale dei progetti di carattere sociale sotto ogni aspetto in collaborazioni con organizzazioni partner di Angi; informazione, creazione e divulgazione di contenuti scientifico-statistici per i giovani.
Quali sono le prospettive future dei giovani in Italia, e nello specifico in Sardegna, a livello sociale, economico e imprenditoriale?
Abbiamo presentato proprio lo scorso 25 gennaio alla Camera dei Deputati, in collaborazione con l’Istituto Piepoli, partner di Angi, uno studio approfondito su queste importante tematiche legate al mondo dei millennials che invito a scoprire visitando il nostro sito www.angi.tech e a scaricare gratuitamente i risultati del report.
Come è strutturata l’associazione e come si diventa soci?
La nostra associazione nazionale si sviluppa su più piani organizzativi ed operativi: dal consiglio direttivo al comitato scientifico, con alcuni dei più grandi esponenti della classe dirigente e della società civile. Dal comitato promotore ai delegati territoriali dove abbiamo selezionato giovani di eccellenza (tutti under 35) operanti nel mondo dell’innovazione con alti profili curriculari che si sono distinti per motivazione ed entusiasmo nel seguire le nostre attività. Un grande team quindi molto variegato e polifunzionale che persegue con la massima professionalità la mission di Angi. Poi abbiamo i nostri associati aderenti, composti per l’80 per cento da giovani tra i 18 e i 27 anni presenti nei principali capoluoghi regionali. Per chiunque volessi iscriversi e diventare un giovane innovation leader, lo può fare gratuitamente iscrivendosi tramite l’apposito form.
Per chiunque volessi iscriversi o partecipare agli eventi Angi può inviare una mail a stampa@angi.tech.it
Alessandro Ligas