Dalla Sardegna, terra simbolo di longevità, parte una nuova visione della salute del futuro. La società Nuraxi, start-up definita “AI Longevity Company”, lancia un progetto ambizioso che mira a promuovere benessere e qualità della vita su scala globale, proprio a partire da quella che è riconosciuta come una delle “blue zone” più importanti al mondo.
Con un finanziamento di circa 2,6 milioni di euro ottenuto nell’ambito del Pnrr – Spoke 01 “A new route to preventive medicine: genomics, digital innovation and telemedicine”, Nuraxi consolida in Sardegna un vero e proprio polo di eccellenza nel settore delle scienze della vita. L’obiettivo è trasformare l’isola in un punto di riferimento internazionale per l’health-tech e le tecnologie bio-ispirate, con un approccio orientato alla prevenzione e alla personalizzazione della salute.
Il cuore scientifico del progetto è Saba – Sardinian Aging Biomarkers Analysis, uno studio avanzato che intende analizzare i fattori biologici e ambientali che favoriscono un invecchiamento sano. Attraverso la creazione di modelli predittivi e algoritmi di intelligenza artificiale, Saba punta a sviluppare strumenti tecnologici non invasivi e accessibili, capaci di migliorare la vita delle persone nel tempo. Nessuna raccolta massiva di dati sensibili, ma tecnologie intelligenti al servizio di una medicina più empatica, efficace e umana.
Le soluzioni sviluppate da Nuraxi, il cui motto è “Made in Sardinia, empowering global longevity”, nascono sul territorio ma sono pensate per rispondere alle sfide della salute nei mercati emergenti, dove il bisogno di accesso a strumenti di prevenzione è sempre più urgente. Il progetto si muove lungo direttrici scientifiche e culturali che uniscono radicamento locale e proiezione globale.
A rafforzare l’ambizione internazionale di Nuraxi c’è una rete di collaborazioni con istituzioni di prestigio, a partire dall’Università di Sassari, fino a partner attivi in Regno Unito, Arabia Saudita, Turchia, Svizzera e Stati Uniti. Il valore aggiunto della Sardegna, però, resta cruciale: la combinazione tra un ecosistema naturale unico, un patrimonio genetico di grande interesse per la ricerca sulla longevità, e un tessuto in crescita fatto di talenti, infrastrutture e cultura dell’innovazione.
Il paradigma proposto da Nuraxi va oltre i modelli di cura tradizionali centrati sul farmaco: al centro c’è una salute adattiva, costruita sull’analisi predittiva, l’intelligenza artificiale e l’ascolto personalizzato del corpo e dell’ambiente. Una visione integrata in cui prevenzione, tecnologia e benessere diventano strumenti per allungare la vita, ma soprattutto per migliorarne la qualità.
“Nuraxi non vuole solo analizzare la longevità: vuole democratizzarla”, dichiarano i fondatori. Una sfida etica e scientifica, che prende forma a partire da un luogo antico e resiliente come la Sardegna, per restituire al mondo una nuova idea di salute: accessibile, predittiva, sostenibile.
Il prossimo appuntamento per conoscere da vicino questo progetto sarà giovedì 26 giugno a Cagliari, dalle 15 alle 18, presso gli spazi di The Net Value (Viale La Plaia 15). Sarà l’occasione per incontrare la community scientifica internazionale di Nuraxi e scoprire nel dettaglio visione, tecnologie e prospettive legate allo studio Saba. Interverranno, tra gli altri, il prof. Zeljko Kraljevic (University College London), il dr. Ahmed Aldemerdash (Nuraxi Saudi Arabia), il dr. Ali Akca (Turchia), la dr.ssa Alicja Dudek (Svizzera) e il dr. Luca Foschini, ceo di Sage Bionetworks (Usa).