L’edizione 2024 di Connessioni future, l’evento organizzato dalla Fondazione di Sardegna che si è tenuto all’ex Ma.Ter. di Sassari va in archivio con una generale sensazione di ottimismo per il futuro dell’innovazione tecnologica in Sardegna. Due giorni di incontri, confronti e approfondimenti che hanno messo in rilievo un dato su tutti: l’ecosistema digitale della nostra Isola sta crescendo sempre di più e può contare su idee e imprenditori in grado di poter accedere al mercato con prodotti che hanno tutte le potenzialità per andare anche oltre i confini regionali e nazionali.
Una conferma arriva dai nove progetti finalisti del premio Start Cup 2024, che sono stati illustrati alla platea e hanno ottenuto l’interesse di tutti i presenti all’iniziativa. Un parterre che metteva insieme il mondo della ricerca, della formazione, ma anche investitori, abilitatori, oltre ovviamente alle istituzioni locali e regionali. Tra cui anche la presidente della Regione Alessandra Todde che non ha voluto mancare al momento della premiazione finale. A vincere è stato un progetto proposto da alcuni ricercatori dell’Università di Sassari dal titolo The Smart Assestment of Spatisticity e che consente di misurare la spasticità neuromuscolare mediante un braccialetto applicabile in tutte le articolazioni.
In questo caso più di ogni altra volta non conta solo vincere ma soprattutto avere la possibilità di esporre un’idea davanti ad una platea altamente qualificata. E questo obiettivo è stato raggiunto ampiamente, insieme ad un risultato forse ancora più importante: aver portato l’innovazione tecnologica al centro del dibattito e avviare una discussione che guardasse sia alle prospettive future aperte da rivoluzioni come l’intelligenza artificiale generativa, e sia alla possibilità di fare impresa in Sardegna. Da qui si può solo andare avanti ma solo facendo rete e creando connessioni, non solo tecnologiche, come ribadisce in questa intervista il Presidente della Fondazione di Sardegna Giacomo Spissu.