Si chiama ‘Fabbrica diffusa‘ l’iniziativa organizzata dall’associazione no profit ‘Visionari‘ che ha come obiettivo aggregare tutte le stampanti 3d presenti in Sardegna e utilizzarle per rilanciare l’artigianato locale. Il traguardo è “creare a tutti gli effetti una fabbrica diffusa e decentralizzata, libera da intermediazione, in grado di rappresentare un’alternativa all’industria tradizionale, abbattere i costi e rendere sempre più hi-tech e innovativo il processo di produzione”, spiegano i promotori.
Dare vita a un aiuto concreto per superare la crisi causata dall’emergenza coronavirus, radunando giovani, studenti ed esperti di tecnologia che, attraverso l’associazione, “hanno messo a punto un nuovo progetto per sostenere anche in Sardegna il settore del ‘Made in Italy’ e creare in regione nuove figure professionali e opportunità di lavoro”.
Al lato pratico l’idea è mettere a punto un progetto che permetta a chiunque nell’Isola di trasformarsi in un artigiano e stampare in 3d prodotti, componenti e accessori in modo del tutto autonomo, senza ricorrere a terzi e con un sensibile abbattimento dei costi, producendo solo le quantità di cui si ha effettivamente bisogno e personalizzando al massimo le proprie creazioni”.
L’unione tra genio italiano e tecnologia della stampa consente oggi di rivoluzionare i modelli produttivi e trovare soluzioni immediate per sostituire prodotti e componenti di importazione estera, combattere l’obsolescenza programmata e ridare vita all’artigianato, creando opportunità di lavoro sostenibile, a basso costo e nel rispetto dell’ambiente.
Un esperimento già collaudato con successo con il progetto ‘Visionari MakeIt’ che ha consentito la realizzazione grazie alla stampa 3d di visiere protettive donate a Croce rossa, ospedali, strutture sanitarie e commercianti come validi dispositivi anti-Covid.
La community di Visionari invita tutti i cittadini della Sardegna interessati al progetto a partecipare all’evento online in cui verranno spiegati i dettagli della nuova iniziativa e illustrare a imprese, stampatori, partner e partecipanti come produrre oggetti stampati 3D su scala, dimostrando la possibilità di creare oggi, in Italia, un’impresa totalmente dislocata e decentralizzata.
L’incontro si svolgerà il prossimo 23 luglio alle ore 21 sulla piattaforma Zoom e in diretta Facebook; i makers stamperanno tutti insieme e contemporaneamente lo stesso oggetto, a partire da plastica proveniente da fonti rinnovabili. All’incontro virtuale parteciperanno esperti del settore per dibattere delle questioni più rilevanti (autorizzazioni, sostenibilità, brevetti e start up): Davide Casalini, Gianni Girotto, Dario Tamburrano e Angelo Consoli.
Per info e dettagli https://www.eventbrite.it/e/biglietti-visionari-makeit-la-prima-fabbrica-distribuita-113520246112